Attraverso la pubblicazione di documenti, testimonianze e conversazioni scioccanti, come quella del doctor Daniele Amoruso in cui spiegava come: “Nel pubblico si può fare un po’ meno bene e spendere di più”, abbiamo dimostrato inequivocabilmente come la nuova telecardiologia sia nata sotto l’auspicio peggiore, quello della menzogna. Il sistema Helis è falso, così com’erano farlocchi i dati del mese inaugurale (ottobre) presentati in pompa magna dal direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli e dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Con questa premessa non poteva che essere fasulla anche la formazione alla quale si sono sottoposti i medici e gli infermieri delle sei Asl regionali. Un totale di 1.474 tra medici e infermieri.

Dalla stanza dei bottoni abbiamo ricevuto un documento davvero molto interessante a firma del coordinatore del 118 barese Antonio Dibello: la lettera con protocollo numero 143551 del 27 luglio scorso, con oggetto: “Nuovo sistema informatico di Telecardiologia”. In sostanza, a meno di due mesi dalla partenza del contestatissimo servizio, le cui conseguenze vi racconteremo in seguito, Dibello scrive al personale sanitario del 118 (medici e infermieri), invitandoli a scegliere su un moduolo, che pure alleghiamo, la giornata e l’ora in cui effettuate la formazione tenuta da personale di Consis, dal nuovo responsabile della telemedicina del Policlinico di Bari, Ottavio Di Cillo (come si vede in foto) e, in un paio di occasioni anche in presenza dell’ormai noto dottore, imprenditore e giornalista di Telenorba Daniele Amoruso (allo stesso modo come si vede in foto).

Il malcontento per l’inefficacia del nuovo sistema di telecardiologia era già ai tempi altissimo e quindi, per incentivare le presenze, ai corsisti nella lettera veniva prospettato il “riconoscimento a fine mese di 4 ore di servizio”. L’elenco che pubblichiamo è quello dei corsisti che hanno partecipato soprattutto alla formazione degli ultimi tre giorni di luglio. Ne abbiamo sentiti una decina, accertando una circostanza che a nostro avviso dovrebbe essere verificata anche dalla Corte dei Conti e della Guardia di Finanza, come del resto tutto il pacchetto della nuova telecardiologia e sotto la lente d’ingrandimento delle procure di Bari e Taranto. Anzi, chissà che fine hanno fatto le indagini.

Bene, medici e infermieri, hanno confermato di aver barrato il modello di partecipazione per una sola ora di frequenza. Fosse vero, come pare sia vero, sarebbe stato un sperpero di denaro pubblico indipendentemente dal rimborso economico o da un eventuale recupero ore concesso ai partecipanti. Normalmente, infatti, un corso ECM non prevede, come in questo caso, il rimborso del viaggio da e per il luogo della lezione. In fatto di autorizzazioni azzardate il coordinatore barese del 118 non è un neofita. Recentemente avevamo denunciato l’utilizzo dello straordinario per l’organizzazione del lavoro ordinario. La cosa che più indigna di tutta questa faccenda è che ancora non sia stato preso alcun provvedimento nei confronti dei tanti responsabili e complici di questi presunti continui abusi. Come sempre restiamo a disposizione dello stesso dottor Dibello; del direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli e del direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro, per qualsiasi precisiazione e chirimento volesso fornire in merito a questa faccenda dai connotati poco chiari.