I baresi se ne fottono delle ordinanze pirotecniche e anti rave party firmate dal sindaco Decaro nel tentativo di dare alla città l’idea di essere una città normale. E invece botti e bombe carta risuonano ovunque, manco fossero le campane che annunciano la nascita del bambinello. Da Japigia a Carbonara, da Torre a Mare al Libertà, da Santo Spirito a Palese. Botti talmente forti da far tremare le finestre. I controlli non si sprecano. Se beccate qualche trasgressore fotografatelo, filmatelo, magari mettendolo in posa, e fate pervenire le immagini ai Vigili urbani. La multa è ugualmente assicurata. Multe che dovrebbero piovere sulle teste dei maiali che hanno ridotto le strade del centro di Bari in una latrina a cielo aperto. Resti di cibo, bottiglie, lattine e cartacce ovunque. Senza rispetto per sè stessi e per la città vestita a festa, che pur di sembrare normale paga senza bando 85mila euro la mostra super figa che viene da Milano. È da questi particolari, nel momento in cui siamo chiamati tutti a dimostrare qualcosa di più, che Bari si rivela per quella che è. Senza generalizzare, per carità, ma generalmente va a finire sempre così. Le teste dei gamberi, però, almeno quelle, buttatele nei cassonetti dell’umido. Non costringete il sindaco a fare un’altra ordinanza che nessuno rispetterà. Perché a Natale puoi, puoi fare quello che vuoi.