Il colpo di spugna imposto dai funzionari della Regione ha salvato solo il BiFest, esclusivamente per questioni organizzative, per il resto i bandi di Apulia Film Commision i cui termini sarebbero dovuti scadere venerdì scorso sono stati ritirati. Troppo diversi i requisiti minimi di accesso per i 12 profili ricercati, dal semplice diploma alla laurea specifica con due anni di esperienza nel settore di riferimento, il sospetto che si trattasse di selezioni pilotate ha spinto qualcuno a lasciare sulla scrivania di Emiliano una tabella con su scritti già i nomi dei vincitori, da qui lo stop imposto ai bandi.

Fatto salvo il BiFest, troppo tardi per rischiare di ingolfare la macchina organizzativa anche se qualcuno dovrà dimostrare che le 15 selezioni per il festival del cinema in salsa barese sono limpide e trasparenti, i bandi per le 12 figure ricercate dalla film commission tra le più chiacchierate d’Italia dovranno essere riscritte anche se, lo sanno pure i sassi, l’AFC di Vendola e Godelli non ha mai brillato per imparzialità. Le polemiche, tra bandi ed eventi, non sono mai mancate. Del resto, non potrebbe essere diversamente dal momento che si è proceduto quasi esclusivamente per affidamenti diretti in materia di appalti.