In questi giorni la Procura di Bari ha fatto acquisire dalla Guardia di finanza nuovi documenti negli uffici del Policlinico, ma anche alla Procura di Taranto viene segnalato fermento. Dopo tutti i numeri al lotto dati in queste settimane, i pugliesi e gli operatori del 118 meritano di sapere come stanno esattamente le cose, al netto dei documenti inequivocabili che siamo riusciti ad avere e pubblicare in merito alla nuova telecardiologia del Policlinico. Persino il senatore Stefàno consigliò al presidente Emiliano di stare accorto.

Per uno scherzo del destino, le sorti della ALISER di Vincenzo Izzo (amministratore di fatto), aggiudicataria della chiacchierata gara per la fornitura degli elettrocardiografi al servizio di telecardiologia e quelle del direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli, continueranno a viaggiare parallelamente pur essendo venute a contatto. La Procura, lo ricordiamo, non ha ancora concluso le indagini sulla gara alla quale hanno partecipato solo due concorrenti (ALISER e Mortara Srl). Aliser, pur non essendo palesemente in regola con l’art. 39 del DLgs 163/2006, ha vinto “per mancanza di ricorso” da parte dell’altra unica azienda che ha partecipato all’anomalo appalto.

Dattoli dal canto suo ha sempre dichiarato di non essere al corrente del rinvio a giudizio dell’amministratore  della ALISER, Felicia Cicerelli e dell’amministratore di fatto Vincenzo Izzo, per una serie di presunti reati che avrebbero dovuto escludere l’azienda dalla gara. Eppure, se Dattoli e i responsabili dell’Ufficio gare del Policlinico avessero letto il bollettino ufficiale della Regione Puglia nel quale la Giunta regionale affidava il servizio di telecardiologia proprio al Policlinico di Bari, non avrebbero potuto non notare la costituzione di parte civile della Regione nel processo a carico di Izzo e Cicerelli.

Indipendentemente dal passato, adesso il Policlinico non può più affermare di non essere a conoscenza del problema che complica le cose per la società Aliser di Vincenzo Izzo. In due diversi articoli apparsi su Brindisi Report si legge come il 10 settembre il Pm chiede il rinvio a giudizio per 51 persone, compresi Izzo e Cicerelli. Qualche giorno dopo, poi, il Giudice dell’udienza preliminare, Stefania De Angelis, decide di mandare a processo sia Izzo che Cicerelli. Nel procedimento si costituisce parte civile anche la Asl di Brindisi. Agli imputati viene chiesto un risarcimento danni di 3 milioni di euro.

Il 18 Dicembre sia Izzo che Cicerelli, amministratore di fatto e amministratore della ALISER Srl compariranno nelle aule del tribunale di Brindisi come imputati. Senza batter ciglio, però, il 25 settembre il Policlinico delibera l’acquisto di altri 40 elettrocardiografi proprio dalla ALISER, che peseranno ancora sulle nostre tasche per altri 85.000 euro (iva e assistenza compresi).

Scriviamo e pubblichiamo, ma a nessuno sembra importare molto di questo scandalo, fatta eccezione per alcuni dipendenti del Policlinico e per gli operatori del 118. Soprattutto questi ultimi ci chiedono costantemente come mai, nel nome della telecardiologia targata Policlinico, si possa agire in qualunque modo. Eppure tutti conoscono i problemi legati alla piattaforma HELIS, sia dal punto di vista amministrativo (il progetto dei living lab dovrebbe essere revocato visto che ha cambiato in corso d’opera gli obiettivi e non lo poteva fare), che legale (si opera su una piattaforma non certificata dal ministero della salute, salvo che la CONSIS non dimostri il contrario). Così come tutti sono a conoscenza delle problematiche dei tablet che si bloccano (2), (3), (4), (5), (6), dei ritardi nelle refertazioni o, per esempio, della mancanza di connettività, che impedisce la trasmissione dell’elettrocardiogramma.

La situazione è ingarbugliata. Il primo passo, esattamente come Emiliano ha fatto recentemente in occasione di altre situazioni ingarbugliate, sarebbe quello di sospendere il pagamento alla ALISER per la fornitura degli elettrocardiografi e fino alla conclusione del processo evitare ulteriori acquisti a favore dell’azienda. Che senso ha continuare a pagare e rifornirsi dalla società contro la quale ci si è costituiti parte civile per presunti reati particolarmente gravi contro la pubblica amministrazione?

CIO’ CHE DICONO LE CARTE – Riportiamo uno stralcio della delibera numero 585 (affidamento della telecardiologia al Policlinico) e della delibera numero 588 (costituzione di parte civile della Regione contro Izzo e Ceciarelli). Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 52 del 16‐04‐2014 Pagina 13266

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 585 Gestione pubblica del Servizio di Telecardiologia nel sistema dell’Emergenza/Urgenza regionale. …omissis… DELIBERA per i motivi riportati in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati: – di affidare il servizio di telecardiologia nell’emergenza/urgenza regionale all’A.O.U. Policlinico Consorziale di Bari; ‐ di approvare il progetto e il relativo piano operativo di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; ‐ di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia;

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 52 del 16‐04‐2014 – Pagina 13297 – DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 aprile 2014, n. 588 – Cont. 314/14/LO Costituzione di Parte Civile nel procedimento penale n. 629/14 R.G.N.R. (stralcio del n. 8911/06 N.R.) R.G n. 320/14 G.I.P. – Tribunale di Brindisi – a carico di BAGNATO COSIMO + ALTRI 12. Nomina procuratore e difensore esterno avv. Francesco Marzullo.

Il Presidente, sulla base dell’istruttoria espletata sulla scorta degli atti contenuti nel fascicolo regionale, dall’Avv. regionale titolare della P.O. e Responsabile del procedimento, confermata dal Coordinatore dell’Avvocatura, riferisce quanto segue. In data 4 febbraio 2014 è stato notificato alla Regione Puglia, quale parte lesa, il decreto di giudizio immediato, per l’eventuale esercizio della facoltà di costituzione di parte civile, relativo al procedimento penale n. 629/14 R.G.N.R. (stralcio del n. 8911/06 N.R.) R.G n. 320/14 G.I.P.-, pendente dinnanzi il Tribunale di Brindisi. Il decreto di giudizio immediato riguarda in particolare reati contro la Pubblica Amministrazione, che si riportano integralmente per il dettagliato esame dei capi d’imputazione nei confronti degli imputati:

..omissis…Cicerelli Fenicia (posizione separata) – Izzo Vincenzo (posizione separata):

1) reato di cui agli artt. 110- 416- 1, 2 e 3 comma c.p. per avere costituito, promosso ed organizzato, Corso Vincenzo quale dirigente dell’Area gestione tecnica dell’ ASL di Brindisi…omissis…

..Borromeo Giovanni quale faccendiere che, su disposizione di Corso Vincenzo, si adoperava per la manomissione delle buste contenenti le offerte economiche presentate dalle imprese partecipanti alle gare per i fini meglio specificati nei singoli capi di imputazione di seguito riportati, una associazione per delinquere finalizzata al compimento di una serie indeterminata di delitti ed in particolare di reati contro la pubblica amministrazione, corruzioni per atti contrari ai doveri di ufficio, peculato, turbativa d’asta e falso in atto pubblico. Associazione a delinquere nella quale partecipavano:

…omissis… -Cicerelli Fenicia e Izzo Vincenzo rispettivamente amministratrice e amministratore Aliser s.r.l.;

17) reato p.p. dagli artt. 81 cpv 110. 353, commi 1 e 2. 326, commi 1 e 3, c.p. perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, Corso Vincenzo, nella sua qualità di direttore dell’Area Gestione Tecnica della ASL di Brindisi, di responsabile del procedimento….omissis… tutti pubblici ufficiali preposti dalla legge alla procedura di aggiudicazione dell’appalto sotto indicato, in concorso tra di loro e con Cicerelli Fenicia e Izzo Vincenzo, rispettivamente amministratrice e amministratore di fatto della Aliser s.r.l., con collusioni e con mezzi fraudolenti turbavano la seguente gara indetta per conto dell’ ASL:
a) gara indetta con delibera n. 3767 …omissis…per l’importo a base d’asta di € 191.160,00 + iva + oneri. Elementi della condottta: al fine di favorire Cicerelli Fenicia quale amministratore della Aliser s.r.l. e Izzo Vincenzo quale amministratore di fatto, aprivano fraudolentemente, avvalendosi delle prestazioni manuali esecutive di Borromeo Giovanni, le buste contenenti le offerte economiche presentate dalle altre imprese ammesse alla gara e, dopo averne rilevato la entità ed il valore al fine di comunicarne il contenuto ai responsabili della Aliser s.r.l., richiudevano i plichi con accorgimenti tali da non consentire una immediata rilevazione della manomissione e ciò facevano al fine di sostituire l’offerta economica originariamente presentata dalla Aliser s.r.l. con una nuova offerta più conveniente tale da garantire l’aggiudicazione; aggiudicazione che non avveniva a seguito dell’acquisizione delle buste nel corso delle indagini svolte dall’autorità giudiziaria.