Non è vero che il Cardiovox, l’apparecchio utilizzato fino al 30 settembre per la telecardiologia in emergenza-urgenza, è pericoloso. Non mette a repentaglio nessuna vita, come detto dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante la conferenza stampa di presentazione del servizio. A far emergere la verità potrebbe essere San Trifone, il santo protettore di Adelfia, festeggiato in questi giorni. Un medico del 118 in servizio nel paese dell’uva regina chiama preoccupato la centrale operativa. Non quella del Policlinico, ma la vecchia centrale della Cardio on line. Il direttore dell’azienda privata, che per più di un decennio ha gestito il servizio, cerca di spiegare al medico che forse ha sbagliato numero. Nessun errore, replica chi ha chiesto aiuto per la refertazione di un elettrocardiogramma.

Il Cardiovox, il dispositivo che consente di eseguire l’elettrocardiogramma analogico, quello sottratto a tutte le postazioni del 118 pugliesi e ai punti di primo intervento, è stato consegnato da Domenico Liberio (caposala del coordinamento 118 barese), che insieme al responsabile del servizio di emergenza-urgenza, Antonio Dibello, ha organizzato l’assistenza sanitaria in occasione di San Trifone, insieme al Comitato feste patronali. Un episodio per molti versi gravissimo, perché sbugiarda chi continua a difendere a prescindere la nuova telecardiologia; episodio che la Procura a nostro avviso dovrebbe tenere in debito conto. I pugliesi meritano rispetto e verità. In questo momento non hanno né l’uno né l’altra. Presidente Emiliano che sta succedendo?