È rimasta “imboscata” fino all’ultimo momento, poi, appena terminata l’udienza, ha tagliato l’aula del tribunale a passo spedito e si è attaccata al suo avvocato, Fabio Campese. Patrizia D’Addario, ancora una volta, si riveste di ruolo e parla, si sente un vittima e lo ripete più e più volte tra le lacrime nascoste dagli occhialoni scuri. È stata “chiamata in causa” durante le repliche dei vari avvocati difensori al pm, qualcuno ha anche detto che l’immagine con cui esce da questa storia se l’è costruita da sola pubblicando il libro “Gradisca presidente. Tutta la verità della escort più famosa al mondo”. Ecco cosa ha risposto in merito.