Puglia, terra di olive, divani e amianto, tre eccellenze del territorio che a Ceglie del Campo si possono trovare addirittura tutte insieme. Immersa tra gli ulivi, lontana da occhi indiscreti, ma non più di tanto, abbiamo trovato una vera e propria discarica a cielo aperto.

Divani, materassi, scarti di lavorazioni edili, un’abbondanza di televisori, computer, impianti stereo e sopratutto amianto. Molto. Fortunatamente non sbriciolato, certamente spaccato, con il pericolo che ne consegue per i proprietari dei terreni e soprattutto per le olive sui quali si depositano le minuscole fibre. Qualcuno, intuito il pericolo, evita di raccoglierle, altri, meno sensibili o meno informati, non rinunciano, forse per la produzione del prezioso oro verde. Noi non le abbiamo incontrate, ma qui portano anche le pecore a pascolare, forse per ottenere la lana inifuga visto che l’amianto non prende fuoco.

Verosimilmente di notte, i più volenterosi tra i soliti ignoti arrivano, scaricano, incendiano tutto e se ne vanno, in spregio all’ambiente e alla faccia degli sfortunati proprietari. I più pigri, invece, buttano tutto strada facendo, capita spesso infatti di imbattersi in cumuli di rifiuti lungo i bordi delle stradine tra un campo e l’altro.

A guardare tra l’immondizia c’è da sentirsi presi per il culo. Un guanto dei Vigili del Fuoco, cartelli elettorali e materiale illustrativo che parla di sostenibilità. Davvero troppo per rimanere fermi a guardare. Noi non possiamo fare altro che lanciare un appello all’amministrazione: bonificate l’area.