«Si è registrato un afflusso di 150-200mila persone e non era preventivabile, a fronte di quei numeri l’unico discorso che si poteva fare era di sicurezza e ordine pubblico e così è stato fatto». Parola di Pietro Cucumile Comandante della Polizia Locale di Martina Franca. Dopo le proteste, gli insulti, le minacciate richieste di risarcimento danni e persino le 1000 frustate agli organizzatori chieste da qualcuno, Cucumile pronuncia la parola fine sulla Casa Europea di Babbo Natale che ha visto protagonista il Comune dalla Valle d’Itria suo malgrado.

Il Comandante lo dice apertamente senza nascondersi dietro a un dito, non si aspettavano l’arrivo dei pullman da tutta Italia e per questo è stato necessario chiudere anzitempo la manifestazione. Bene hanno fatto, bisogna darne atto, migliaia di persone in coda per ore, stretti uno all’altro senza possibilità di andare in bagno o riposarsi, davvero non era tollerabile. A onor del vero, leggendo i commenti in rete, le proteste andavano anche oltre, molti si sono lamentati per la scarsità di contenuti, degli elfi attaccati al cellulare e della pochezza degli allestimenti, ma questo riguarda direttamente l’organizzatore Antonio Rubino, con cui abbiamo cercato di parlare, ma senza risultato.

Nei pochi giorni in cui è rimasta aperta, la manifestazione ha permesso di raccogliere 4500 euro, consegnati a Unicef Puglia per l’acquisto di 36 vaccini anti morbillo, 81 alimenti terapeutici e 60 kit di prima emergenza.

La delusione dei bambini e l’ira dei genitori, quelle purtroppo, non si cancellano.