Caschi, guanti, mascherine, ramazze e tanta buona volontà. Decine di residenti del Villaggio del Lavoratore di Bari e volontari si sono dati appuntamento questa mattina per ripulire un luogo meraviglioso e degradato: l’ipogeo-grotta detto “del Monaco”. L’uomo lo aveva antropizzato, usandolo per le sue attività di allevamento e agricoltura; altri uomini avevano trasformato quello splendore in una discarica. Le fotografie sono impetose a causa della montagna di rifiuti trovati, ma allo stesso tempo incoraggianti, grazie alle decine di persone che si sono date appuntamento pronte a restituire dignità e memoria a uno dei tanti posti dimenticati della città.

L’iniziativa si chiama “Puliamo il buio” ed è promossa da Legambiente Area Metropolitana di Bari, dal Cai Gruppo speleologico Vespertilio, dall’associazione culturale del Villaggio del Lavoratore Libera Mente, con il patrocinio del Comune di Bari e il contributo economico dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), che complessivamente ha donato 7.500 euro per il Natale barese. Questo è l’esempio concreto di come se ognuno si rimbocca le maniche e fa la sua parte, le cose possono cambiare davvero.

«Siamo partiti due anni fa con la scoperta dell’Ipogeo “La Caravella”, alle spalle del distributore Dill’s sulla statale 16 nella zona di Via Falcone e Borsellino – spiega Gianfranco Algieri, presidente del gruppo metropolitano barese di Legambiente – Da quel momento si è iniziato a parlare di ipogei. Abbiamo riportato l’attenzione su questo tema. La considero la continuazione dell’indispensabile tour nelle periferie dimenticate. Ripartiamo di qua, facendo rete. Questa è una di quelle occasioni che ha prodotto un risultato davvero molto interessante. Cercheremo di far riempire questo luogo di iniziative».

L’ipogeo del Villaggio del Lavoratore è solo uno dei cinque contenitori culturali del progetto comunale “Natale negli Ipogei”. Nelle cinque aree interessate, dal prossimo fine settimana sarà allestito un Presepe fisso, visitabile dalle 9.30 alle 12.30. Guida d’eccezione sarà uno speleologo, che racconterà ai visitatori il carsismo, l’ipogeo e molti dei segreti di un mondo tanto affascinante quanto sconosciuto. «Quest’anno abbiamo pensato di raccontare con questa iniziativa il senso più intimo del Natale. Uno spaccato lontano dallo sfarzo e dalle luci – racconta l’assessore al Commercio Carla Palone – la grotta rappresenta la Natività. Un impegno concreto per il recupero di zone spesso dimenticate, reso possibile dall’unione delle associazioni ambientaliste e culturali, con gli imprenditori. La città è di tutti e tutti devono contribuire a migliorarla».