“La Puglia ha bisogno di un assessore alla sanità competente in materia. Emiliano si dimetta dal suo incarico di assessore, ha dimostrato di non essere in grado di gestire un ruolo tanto delicato per la Puglia. Una politica incapace di programmare che ha lasciato scoppiare il caos nella sanità pugliese nonostante si sapesse della normativa UE sui nuovi orari da tempo immemore.” Questo il duro commento degli otto consiglieri M5S dopo l’entrata in vigore della normativa UE che avrebbe fatto precipitare nel caos il sistema sanitario.

“E nel frattempo – proseguono – tutti i pugliesi sono costretti a pagare lo scotto delle beghe personali del governatore con il suo collega di partito Renzi che ha pensato bene di tagliare 40 milioni al fondo sanitario pugliese” dopo le recenti notizie e dopo l’entrata in vigore pochi giorni fa della normativa UE.

“Una classe politica seria e capace di programmare, sapendo della normativa UE, avrebbe dovuto rispondere alla mancanza di personale medico ed infermieristico nel più semplice dei modi: assumendo. E invece hanno fatto precipitare in una situazione di emergenza le direzioni generali delle ASL pugliesi e siamo costretti ad ascoltare proposte, come quelle che arrivano dal Presidente della Regione Emiliano di chiudere 25 ospedali, a dir poco imbarazzanti e senza senso dal momento che in programma c’è la costruzione di nuovi ospedali, la ristrutturazione di tantissimi reparti e strutture ospedaliere, sempre con soldi pubblici, per poi magari tenerli aperti solo in parte perché il personale non è sufficiente. Il tutto senza una logica perché nessuno si prende la briga di fare quello che la legge prevede e che denunciamo dalla campagna elettorale: verificare le statistiche epidemiologiche e le liste d’attesa per realizzare gli atti aziendali di ciascuna ASL ed avere compiutezza della programmazione. Intanto si continuano ad autorizzare convenzioni con strutture private per coprire le necessità dei malati. La verità – concludono i consiglieri M5S – è che la giunta Emiliano ha definitivamente chiarito di voler proseguire quanto già iniziato dall’amministrazione Vendola: la progressiva privatizzazione del sistema sanitario pugliese.”