«L’ho testato dove so che non c’è linea per dare la dimostrazione che ci sono problemi. Anche una sola vita umana vale, no?» Certo che vale, caro medico tarantino del 118. Vale più di mille carriere e degli interessi personali. Siamo d’accordo con lei. Siamo anche noi preoccupati come il Sindacato dei Medici Italiani per la vita dei pazienti e per le conseguenze medico legali che la nuova telecardiologia potrebbe dare a tutti gli operatori del sistma di emergenza-urgenza. Siamo preoccupati come lei – a torto stando a ciò che leggiamo e sentiamo dalle molteplici difese d’ufficio a mezzo stampa – del fatto che i referti degli elettrocardiogrammi con il nuovo sistema Helis arrivino anche dopo svariate decine di minuti, quando potrebbe essere troppo tardi. In alcune circostanze, da verificare, si parla persino di 50 minuti.

Come lei, caro dottore, che ha la fortuna di essere coordinato da Mario Balzanelli, non siamo tecnici e neppure informatici. Non ci schieriamo a favore di questo o quel sistema. Vorremmo solo che la telecardiologia fosse fatta nel migliore dei modi possibili, garantendo a tutti la massima sicurezza e una risposta tempestiva. In Puglia in questo momento siamo tutti un po’ a rischio. Purtroppo, però, chi avrebbe la possibilità di sospendere questo aborto, legge da un solo occhio e ascolta con un solo orecchio. Va tutto bene, continuano a dirci. Noi e lei, al contrario, sappiamo che non è così. Lo sanno anche i suoi colleghi (1), (2), (3), (4), (5), (6), ma nessuno gli dà ascolto.