«Quando l’innovazione tecnologica, invece che semplificare e migliorare un servizio, lo complica mettendo a rischio gli operatori e pazienti, di fronte alla denuncia della Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d’infanzia che in modo puntuale raccontano le difficoltà che gli infermieri del 118 riscontrano nell’utilizzo del sistema di telecardiologia Helis, non si può restare più in silenzio». A parlare così è il consigliere regionale Ignazio Zullo, presidente del gruppo Oltre con Fitto.

Da settimane raccontiamo i retroscena del nuovo sistema di telecardiologia Helis, facendovi ascoltare la voce e le preoccupazione degli operatori del 118, pubblicando documenti inquietanti, nonostante il direttore generale del Policlinico Vitangelo Dattoli si affanni a difendere il sistema anche se in passato tutti difendevano ed elogiavano il “vecchio” sistema di Cardio on Line Europe, da Vendola in giù, compreso lo stesso Daniele Amoruso fautore del sistema Helis. Dopo la denuncia dell’Ipasvi, alla battaglia per la vita dei pugliesi portata avanti dal Movimento 5Stelle si aggiungono anche i seguaci di Raffaele Fitto:

«Fin dall’inizio di questa vicenda abbiamo espressamente chiesto all’assessore alla Sanità, nonché presidente Michele Emiliano, di vestire nuovamente la toga e di fare al più presto chiarezza – prosegue Zullo –  ora siamo convinti che anche il Consiglio regionale non possa rimanere estraneo. Non ci interessa fare gli investigatori, questo ruolo spetta ad altre Istituzioni, ma capire se ci sono pazienti che invece di essere salvati sono a rischio assistenza. Per questo motivo invito il presidente della Commissione Sanità, il collega Romano – conclude Zullo – ad convocare immediatamente gli autori della denuncia (IPASV) e i dirigenti Asl e Policlinico di Bari per fare il punto sul servizio di Telecardiologia e valutare i provvedimenti di competenza che il Consiglio può proporre al governo».