LA TEORIA DEL COMPLOTTO – Lo diciamo da mesi che i procedimenti disciplinari nei confronti di Francesco Papappicco e Francesca Mangiatordi altro non sono che un complotto. In queste settimane di “silenzio” abbiamo raccolto documenti e immagini che provano in maniera inequivocabile la nostra teoria.

LA PRIMA PUNTATA – Nel penultimo Comitato Permanente Aziendale (CPA) della Asl Bari, l’azienda e le organizzazioni sindacali avrebbero dovuto discutere di tematiche generali e particolari, esclusivamente sancite dall’art. 23 dell’Accordo Collettivo Nazionale di categoria (foto n. 1 in galleria). Si sa solo che oltre a tutti i firmatari, molti dei quali retribuiti a gettone, erano presenti il direttore generale Vito Montanaro e i delegati FIMMG, tra cui il presidente dell’Ordine dei Medici di Bari Filippo Anelli e il delegato Cisl Michele Panunzio.

Non abbiamo i verbali di quel CPA, tenuto come di rito a porte chiuse, ma con assoluta certezza possiamo affermare che si è discusso a lungo anche di cose che non attengono alle competenze del CPA: i procedimenti disciplinari a carico dei medici e sindacalisti Francesco Papappicco e Francesca Mangiatordi.

LA MAIL SHOCK – In una mail inviata ai propri iscritti, Michele Panunzio redige un report sintetico dei lavori del CPA per informare medici e operatori sanitari della Cisl degli argomenti in discussione e dei provvedimenti adottati. Nelle poche righe trasmesse si legge un periodo che ci ha lasciati interdetti: “…le solite polemiche sul 118 che saranno riprese domani con particolare riferimento ai famosi colleghi Mangiatordi e Papappicco in quanto su Papappicco non riescono a trovare un appiglio per poterlo sanzionare…..a presto michele panunzio cisl bari…”.

L’ARRIVO DI DIBELLO NEL CPA DEL 23 OTTOBRE – Da alcune indiscrezioni veniamo a conoscenza di un episodio molto interessante. Nel successivo CPA del 23 ottobre è presente anche il dimissionario (o forse no) direttore del SEST 118 Antonio Dibello. A quanti gli fanno notare il suo ritardo, Dibello si giustifica con una frase per molti versi sconcertante: “… eh che volete, mica sono Papappicco che ha l’elicottero”. Ai profani di questa storia, l’infelice battuta potrebbe sembrare fuori dal contesto, ma per gli addetti ai lavori e per chi ha seguito i fatti, la storiaccia dei due medici in catene e bavaglio assume connotati indiziari precisi nell’individuazione di chi ha ordito maldestramente il complotto.

IL QUADRO INDIZIARIO – Le linee del quadro indiziario cominciano a prendere forma in questo rebus di ormai facile risoluzione. Ma partiamo dai dati di fatto e da quanto pubblicato finora dalla nostra testata e dai due medici “indisciplinati” sul guppo Facebook #noiduecimettiamolafaccia. Negli ultimi tempi la storia dei due procedimenti disciplinari avviati nei confronti di Papappicco e Mangiatordi sembrava essere passata in secondo piano per l’apparente silenzio delle due vittime dell’assurda macchinazione. Nel frattempo abbiamo pubblicato lo scandalo della telecardiologia; le accuse del direttore sanitario dell’ospedale della Murgia Alessandro Sansonetti al direttore genarale della Asl Vito Montanaro; gli sfoghi del medico della Rianimazione del Perinei, Ranaldi; gli imbarazzi del presidente della Commissione disciplinare aziendale, Antonio Delvino; le alterne e discutibili vicende del dimissionario direttore del 118 e del pronto soccorso del Perinei, Antonio Dibello; i profili fake di Giambattista Giannoccaro in occasione dei nostri articoli sullo stesso Dibello.

Storie di ordinaria e straordinaria malasanità su alcune delle quali pare finalmente stia intervenendo la Magistratura. Buona parte di queste storie sono legate proprio alle segnalazioni e alle lotte dei due medici-sindacalisti che hanno tentato in tutti i modi, ma invano, di imbavagliare. A qualcuno, che proveremo adesso ad individuare, avranno dato sicuramente fastidio. Per esempio qualche direttore sentitosi screditato dal clamore mediatico per la gestione irresponsabile delle due strutture cui appartengono Mangiatordi e Papappicco ad esempio. Qualcuno che finora ha nascosto il suo vero volto dietro i fake di Facebook o ha preferito dileguarsi senza rispondere ai giornalisti.

Dopo quasi otto mesi dai fatti loro contestati nei rispettivi procedimenti disciplinari, abbiamo registrato solo da metà settembre la chiusura di quello della Mangiatordi con la sanzione della “censura scritta” di cui torneremo a parlare, mentre nulla è ancora partorito dagli uffici aziendali per Papappicco. Ritardi, errori macroscopici, vizi e storture formali, forzature sostanziali sono emerse incontrovertibilmente dall’esame della formulazione dei due procedimenti disciplinari, tanto da portare i due medici alla clamorosa protesta in catene. A questo punto viene da chiedersi perché il dottor Dibello, per esempio, si presenti ad un CPA con una battuta sull’elicottero di Papappicco. RPer chi lo avesse dimenticato ricordiamo che uno dei punti contestati a quest’ultimo è proprio la richiesta di disponibilità di un elicottero per trasportare Domi Martimucci al trauma center del Policlinico, piuttosto che al periferico e sguarnito ospedale della Murgia.

Le domande sono tante. Chi e per quale motivo ha deciso di parlare dei “famosi colleghi Mangiatordi e Papappicco…” e addirittura dell’introvabile “appiglio per poterlo sanzionare?” (Papappicco). A questo punto della vicenda la violazione della privacy è persino marginale rispetto alla gravità dei fatti raccontati in questa prima parte del teorema del complotto, che ancora nei prossimi giorni andremo a dimostrare con documenti e registrazioni che vi lasceranno a bocca aperta, sempre si possa ancora rimanere senza parole dopo tutto quello che vi abbiamo fatto leggere e ascoltare.

L’APPELLO – Presidente Emiliano, in qualità di assessore alla Sanità, le chiediamo se ritiene possibile rispondere almeno in questa occasione. Cosa combinano i suoi direttori? Di cosa parlano nei CPA pagati dai contribuenti? Crede che Papappicco e Mangiatordi se ne staranno buoni a subire tutto questo solo perché i suoi direttori si sentono autorizzati a oltrepassare il limite? Anche quello della decenza? Ma cosa avranno mai commesso i due sanitari per accanirsi in questo modo contro di loro?