Torniamo a occuparci delle cooperative sociali di Bitetto e ai servizi che hanno svolto per conto del Comune durante la scorsa consigliatura, quella dell’ex sindaco Stefano Occhiogrosso. Finora vi abbiamo raccontato della Managements Service, di cui è stato amministratore unico l’ex assessore ai Servizi Sociali Domenico Gargano, e della Homomensura. Circa il suo amministratore unico, Antonio Campobasso, dobbiamo dire che è anche membro del consiglio direttivo del consorzio “Servizi alla persona“, di cui è presidente Giacomo Occhiogrosso.

Giacomo Occhiogrosso è amministratore unico della società cooperativa “L’arco della vita“, risulta dalla visura camerale che pubblichiamo a fondo pagina. Per conto del Comune, tra il 2013 e il 2015 L’Arco della Vita si è occupata, tra le altre cose, di attività didattica per minori, trasporto disabili, segretariato sociale etc., ricevendo dalle casse pubbliche oltre 160mila euro. Come già detto per la Managements Service e la Homomensura, anche questi dati sono liberamente reperibili sul sito del Comune di Bitetto.

Perché ci interessa? La sede legale de “L’arco della Vita” è in piazza Mercato ortofrutticolo, 5. Ricordate dove ha sede la Managements Service di cui è stato amministratore unico l’ex assessore ai servizi sociali di Bitetto Domenico Gargano? Sì, esatto, proprio in piazza Mercato ortofrutticolo, 5. E dove risiede l’ex assessore Domenico Gargano? Allo stesso indirizzo della cooperativa Homomensura il cui amministratore unico Antonio Campobasso è stato ultimo amministratore unico della Managements Service dopo Domenico Gargano e subito prima che la cooperativa venisse messa in liquidazione. I nomi di Domenico Gargano, Giacomo Occhiogrosso e Pasquale Piccirillo, già amministratore unico della Homomensura, compaiono anche nelle carte della Società Cooperativa Sociale “I Quartieri“. In tutto questo, a quanto pare, L’Arco della Vita non deposita il bilancio in Camera di Commercio dal 2011.

A questo punto ci sia consentita una domanda: cosa è successo in questi anni negli uffici del Comune di Bitetto? Se le carte non mentono, come è stato possibile affidare ripetutamente anche “servizi essenziali” a cooperative che non presentano i bilanci da tempo? Possibile che nessuno, tra sindaco e dirigenti vari, si sia accorto di certe stranezze e abbia provato a chiedere chiarimenti? Il fatto che alcune cooperative sociali che hanno avuto a che fare col Comune siano in qualche modo collegate tra loro è solo un caso? Il fatto che alcune di esse siano ubicate addirittura una accanto all’altra, là dove abita anche l’ex assessore ai Servizi sociali, è solo una coincidenza? Bitetto in fondo è piccola, tutto può essere, certo, ma qualche dubbio sorge. Più di uno, in realtà.