Tra l’incudine e il matello. Non è un segreto la nostra vicinanza agli autisti dell’Amtab, troppo spesso messi alla gogna per colpe non loro, costretti a lavorare in condizioni ai limiti della sopportazione umana. Certo, abbiamo anche dato addosso ai conducenti che si sono macchiati del reato moderno più grave: il fannullismo. Insomma, pur simpatizzando in generale per l’autista dell’Amtab in cosiderazione delle pessime condizioni di lavoro capaci di far perdere le staffe anche a Giobbe, siamo soprattutto a favore della verità. Ci proviamo. La premessa è necessaria per evitare strumentalizzazioni.

Bene, le foto che alleghiamo, testimonierebbero un episodio avvenuto ieri pomeriggio in via Carulli, direzione Caserma Picca. L’autista dell’autobus numero 2/ ha strisciato un’auto in sosta. A dirla tutta non un gioiello nuovo di pacco. Il contatto, però, ci sarebbe stato. Tanto che il conducente dell’autobus è sceso per sincerarsi del danno. Chi ha assistito alla scena giura di non averlo visto prendere nota della targa del mezzo danneggiato. Magari la sua memoria di ferro gli ha consentito di riferire l’accaduto appena arrivato in deposito, per consentire agli uffici aziendali competenti di chiamare l’ignaro automobilista. Fossimo stati noi nei panni di quest’ultimo avremmo gradito avere notizie sull’accaduto. Siamo certi che ci siano tutti gli elementi per chiarire e risolvere questa incresciosa situazione, sempre non sia già stato fatto.