L’apertura di oggi, come abbiamo fatto a luglio, quando in via De Rossi fu ritrovato e restituito al legittimo proprietario uno zaino pieno di oggetti di valore, la dedichiamo ad un altro cittadino di quelli che non girano la testa dall’altra parte; per bene non perbenista. Un di quelli che piacciono a noi. L’eroe moderno – il paradosso è questo – è il portiere dello stabile al civico 60 di corso Vittorio Emanuele, a ridosso di via Sparano, che ieri ha recuperato e restituito a una donna il portafogli “gonfio”, perso per strada mentre saliva sull’autobus.

All’interno c’era una vita intera: documenti, carte di credito, tessere varie e i 250 euro appena ritirati da un bancomat del centro. La donna, arrivata per un soffio alla fermata in compagnia dei due figli piccoli, aveva dimenticato la borsa aperta. Il portafogli cade, ma le porte dell’autobus in partenza sono ormai chiuse. L’unico a notare la scena è Antonio Fresa, portiere dello stabile alle spalle della pensilina dell’Amtab.

In pochi secondi l’uomo attira l’attenzione dei passeggeri della navetta sventolando il portafolgi, appena prima della partenza. Antonio Fresa, ultras biancorosso doc, non avrebbe voluto tutto questo clamore. «È un gesto normale – ci dice al telefono – lo avrebbe fatto chiunque. Sono contento di aver fatto risparmiare alla signora un sacco di rogne e il danno economico». Sarà pure un gesto comune, ma a noi piace raccontarlo e dargli la necessaria visibilità.