Lo scandalo, da noi scoperto a giugno 2014 e che per primi vi abbiamo fatto vedere, delle automediche acquistate per soli 300mila euro dalla Asl di Bari e mai utilizzate perché non ci sono autisti, si arricchisce di un nuovo capitolo. In questi giorni il direttore generale della Asl Vito Montanaro ha dato disposizione di metterle in circolazione destinandole al servizio di assistenza domiciliare. Peccato però che la cosa non sia permessa in base alle norme del codice della strada. Non basta infatti togliere il logo del 118 dalla carrozzeria e scaricarle delle attrezzature salvavita, come defibrillatori e barelle spinali, per immetterle su strada le vetture vanno riallestite come auto normali – adeguate al trasporto di persone, per capirci – da una officina specializzata, inviate alla Motorizzazione per essere revisionate, e a questo punto nuovamente immatricolate, operazioni non certo a costo zero. A dirlo, Codice della Strada alla mano, è il presidente del Co.E.S. Puglia Michele Antonio Serafino. Per chi non lo sapesse, il Co.E.S. è l’associazione che riunisce i conducenti di emergenza sanitaria, gente esperta in materia evidentemente. Questo il testo della lettera inviata dall’associazione a Michele Emiliano, Vito Montaroe Antonio Di Bello.

La scrivente Associazione di Categoria CO.E.S. ITALIA – PUGLIA, , venuta a conoscenza dagli organi di
stampa, che l’Azienda Sanitaria Locale Bari mediante la sua direzione strategica, ha deciso, che le nuove
Auto di Soccorso Avanzato (auto mediche) assegnate al SES 118, vengano riassegnate ed adibite al
servizio ADI (assistenza domiciliare integrata), si ritiene che tale provvedimento sia improduttivo e non
conforme alle norme in materia.

Infatti le Auto di Soccorso Avanzato (Automediche) in questione sono omologate e immatricolate come
Autoveicoli ad uso Speciale, secondo i parametri dettati dal Decreto del Direttore Generale della
Motorizzazione Civile e dei Trasporti 5 Novembre 1996 di cui all’Art. 1 Classificazione degli autoveicoli di
soccorso avanzato. cita testualmente,

“Il presente decreto si applica agli autoveicoli destinati al trasporto delle attrezzature necessarie al
primo soccorso con personale medico ed infermieristico a bordo, denominati autoveicoli di soccorso
avanzato. Essi rientrano nella categoria dei veicoli definiti all’art. 54, comma 1, lettera g), del nuovo
codice della strada, quali autoveicoli per uso speciale distinti da particolari attrezzature. Art. 2
Rispondenza a norme generali.

Gli autoveicoli di soccorso avanzato (Automediche) in relazione alla loro massa debbono essere
conformi alle norme applicabili alla data di presentazione delle richieste di omologazione del tipo o di
accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione, ai veicoli delia categoria internazionale Ml, di
cui all’art. 47 del nuovo codice della strada”.

Nonche ali’ Art. 3 Caratteristiche costruttive cita: Gli autoveicoli di soccorso avanzato debbono rispondere alle caratteristiche previste nellallegato tecnico al presente decreto, di cui esso costituisce parte integrante.

Considerato che Taluni mezzi acquistati dalla ASL BA sono stati immatricolati con i citati parametri e
correttamente destinati al Servizio SES 118, non possono essere destinati ad altro tipo di uso come il
servizio ADI. Di conseguenza se tali veicoli speciali debbono essere assegnati e utilizzati per il servizio ADI,
per essere conformi alle norme del Codice della Strada, sarebbe necessario che un autofficina autorizzata
trasformi le Automediche in autoveicoli normali per trasporto di persone, poi inviarle a revisione presso la
MTC per nuova immatricolazione, naturalmente con aggravio di spese che peseranno ancor di più sui bilanci
aziendali, nonché togliere questi mezzi dal SES 118 significherebbe porre in seria difficoltà l’erogazione ai
cittadini del servizio di Emergenza Urgenza Territoriale.

Per quanto illustrato la scrivente associazione di categoria, chiede, il ritiro della disposizione che assegna le
Auto mediche al servizio AD[, altresì chiede che tali mezzi vengano messi al servizio attivo del SES 118.
In attesa di riscontro si porgono Distinti Saluti.

Michele Antonio Serafino
Presidente Coes Puglia

Cosimo Cutrignelli
Vicepresidente Coes Italia