Non accade tutti i giorni che un magistrato chieda l’archiviazione del fascicolo per occupazione abusiva nei confronti di quasi 200 migranti. E’ successo a Bari dove per il Magistrato della Procura i migranti che hanno occupato l’ex convento di Santa Chiara fra mare e città vecchia, da febbraio a novembre del 2014, non hanno danneggiato la struttura ed erano in stato di necessità.

A leggere fra le righe sembra di sentir risuonare uno schiaffo da parte di un potere dello Stato, quello giudiziario, nei confronti di un altro: quello esecutivo. E’ un’ulteriore prova, tutta nell’ambito dello Stato di diritto, del fallimento totale delle politiche di accoglienza dei governi della città negli ultimi anni. Prima con il sindaco Emiliano, poi con Decaro. Dall’ottobre del 2013 (quando i migranti iniziarono a denunciare la necessità di poter vivere e dormire sotto un tetto) fino ad oggi, dato che quasi duecento persone continuano a stazionare in condizioni disumane nella tendopoli-ghetto dell’ex Set nel quartiere Libertà.

Sull’archiviazione e le sue implicazioni socio-politiche, abbiamo ascoltato Giovanni De Giglio, di “Rivoltiamo la precarietà” una delle Associazioni che assistono i migranti dai giorni dell’occupazione.