È stato aggiunto un altro tassello importante nel mosaico, della trentennale vicenda della discarica Martucci a Conversano, impianto gestito dalla Lombardi Ecologia e, ad oggi, quasi completamente sequestrato e abbandonato al centro di un processo che vede tra i reati ipotizzati anche il disastro ambientale.

Il percolato (liquido inquinante che cola dai rifiuti) continua ad accumularsi in grandi quantità e a scomparire misteriosamente, il biogas che si sprigiona arriva a gonfiare la guaina di copertura della discarica, la recinzione attorno all’area sequestrata è in parte scomparsa, le erbacce crescono ovunque e sono ormai secche, il pericolo di un incendio è concreto, sono queste le rivelazioni che ha ribadito Domenico Lestingi nel confronto pubblico con la politica conversanese.

L’ultimo sopralluogo in discarica del super testimone, insieme ai Carabinieri del Noe, magistrati e periti, ha dato seri motivi di preoccupazione a tutti i presenti e l’incontro pubblico è stato un gesto eclatante per chiedere a gran voce aiuto e per ottenere attenzione. Un confronto per ribadire alla politica locale che a pochissimi chilometri da Conversano c’è un pericolo silente. La discarica sembra morta ma continua a far danni.

Il sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio,  ha promesso di interessarsi seriamente “da domani stesso” alle condizioni preoccupanti dell’immenso deposito di rifiuti. Il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) ha sottolineato come sia stato arduo ottenere la costituzione del Ministero dell’Ambiente come parte civile nel processo. Dopo le sue quattro interrogazioni parlamentari e una risposta in cui il Ministero si dichiarava disponibile alla costituzione, ha dovuto telefonare continuamente per costringere il Ministero a prendere posizione.

Presenti anche le consigliere regionali Antonella Laricchia e Viviana Guarini (M5S) che hanno riferito di essere già al lavoro su interrogazioni all’Assessore all’Ambiente in Regione Puglia e al Presidente Emiliano.
Unico consigliere comunale conversanese intervenuto è stato Gian Luigi Rotunno (L’Altra Città), il quale ha invitato a essere vigili, ma anche ad essere cauti nell’allarmare i cittadini su quanto la discarica incida sulle patologie tumorali in zona.
Assordante è stato il silenzio e l’assenza dei cittadini di Conversano e di tutti gli altri consiglieri o amministratori di Conversano e Mola di Bari.