Durante la stagione venatoria 2015/2016 sarà possibile la caccia dello sturnus vulgaris. È quanto prevede un articolo unico approvato a maggioranza dalla II Commissione del presidente Pino Lonigro. Questa “autorizzazione al prelievo”, così la definisce il legislatore, è condizionata alla compatibilità con gli studi di monitoraggio sul fenomeno migratorio dello sturnus vulgaris che saranno indicati con delibera di Giunta regionale.

I proponenti della proposta di legge, Fabiano Amati, Donato Pentassuglia e Giandiego Gatta hanno spiegato che questa iniziativa legislativa si è resa necessaria a causa dei gravi danni che questi volatili creano ai raccolti ma il Movimento 5 Stelle non ci sta. «Allo stato attuale il nostro parere contrario nasce da una mancata visione di dati scientifici concreti che testimoniano la reale necessità di un prelievo in deroga dello  sturnus – scrivono in una nota Bozzetti e Galante – sono storicamente noti i danni causati ai raccolti agricoli  dal passaggio migratorio dello Storno ma non è possibile accettare in bianco un provvedimento che porterebbe all’uccisione di una specie protetta dalla normativa europea. La direttiva europea sancisce che la deroga al prelievo possa avvenire “sempre che non vi siano altre soluzioni soddisfacenti” e previo il rispetto di una serie di parametri a tutela della specie, dell’ambiente e della natura. Pertanto auspichiamo che vengano trovate delle reali alternative al prelievo in deroga, ricordando anche che ogni anno la caccia è la causa di morte per oltre 50 tra cacciatori e gente comune. La politica non può trasformare una possibile emergenza localizzata in un’esposizione a nuovi rischi faunistici e salutari per la vita delle persone».