In via Randaccio si sono realizzate le nostre peggiori paure. Come aveva annunciato il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, sono stati tolti i bidoni,  e come avevamo profetizzato noi, non è servito a nulla.

Le foto che vedete sono state scattate questa mattina. Niente più bidoni, è vero, ma la discarica resta e la gente continua a depositare, dove prima c’erano i cassonetti, cumuli e cumuli di rifiuti.

Domanda: a che è servito? Se era una manovra per mostrarsi impegnati a fare qualcosa per risolvere il problema, è riuscitissima. Purtroppo, come strategia risolutiva è piuttosto debole, ma lo si capiva già dall’intenzione.

Per rendere completa la disposizione, che adesso è a metà, occorre un controllo della zona con telecamere, con ronde della Polizia Municipale, elevare sanzioni. Tanto, senza i bidoni, ormai non si tratta più di errato conferimento o conferimento fuori orario: ora è proprio divieto.

Lo stesso vicesindaco Brandi, in un sopralluogo a Palese per il progetto Bari per Bene qualche giorno fa, ha constatato la strafottente inciviltà di certi baresi, incuranti dei vigili e dei divieti, sorpresi a lanciare sacchetti d’immondizia dalle auto. Il punto non è togliere i cassonetti, il punto è usare il pugno duro. Ora occorrono le maniere forti.

Gli incivili come questi non sono diversi da un bimbo che per dispetto si fa la pipì addosso. E lì che fai, lo minacci togliendogli il pannolino?