Al Padiglione 110 della Fiera del Levante, chiamato “Pet Home”, si vendono animali. Cuccioli di razze diverse, poi ancora conigli, criceti, pappagalli, tartarughe e iguane. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Questa pratica, diventata consuetudine negli anni, pare però non essere legale. Almeno stando a quanto sottolineato da Viviana Guarini e Sanbino Mangano, rispettivamente consigliere regionale e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Questo pomeriggio i pentastellati hanno fatto un vero e proprio blitz, con l’aiuto degli agenti di Polizia Municipale, per capire se la vendita di animali in Fiera fosse consentita o meno.

L’articolo 17 del Regolamento comunale (Mercati, mostre, fiere, esposizioni e circhi da installarsi in forma temporanea sul territorio cittadino) stabilisce al comma 2 che “L’allestimento di bancarelle, mercati, mostre, fiere ed esposizioni sul territorio comunale è soggetto ad autorizzazione igienico sanitaria che viene rilasciata dalla Civica Amministrazione su conforme parere dei competenti servizi Veterinari relativi all’igiene e dal benessere degli animali.

L’istanza va presentata almeno 30 giorni prima della manifestazione, con la medesima va indicata e dichiarata: la tipologia e la durata della attività da espletare, il numero degli animali presenti, la loro provenienza e le relative specie e razze, gli spazi adibiti al ricovero, all’attività e dall’isolamento sanitario con relativa planimetria, l’assolvimento delle prescrizioni veterinarie, il fine non commerciale dell’attività“. Ed è proprio quest’ultimo passaggio che ha allarmato le associazioni animaliste e i due consiglieri i quali, dopo aver fatto intervenire i Vigili Urbani, tra le male parole dei commercianti presenti in Fiera, si sarebbero sentiti rispondere dal presidente della Campionaria, Ugo Patroni Griffi, che il regolamento comunale non si applica all’ente Fiera. Precisando, però, che qualora venissero dimostrate eventuali violazioni, l’ente Fiera si costituirà parte civile. In qualsiasi caso la Municipale è alla ricerca dei certificati sanitari che confermerebbero l’appoggio del Comune a tale commercio di animali.

Intanto i venditori, in attesa di vederci più chiaro, non sono stati bloccati e Viviana Guarini promette: “Andremo in avvocatura comunale perché, qualora il regolamento non dovesse valere per la Campionaria, si tratterebbe di un caso di vacatio legis”.