Bus Amtab Polivalente
Uno degli autobus dell'Amtab

Al via dal prossimo 16 settembre il servizio di trasporto scolastico per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città di Bari. “Entra così nel vivo la seconda fase della riforma del servizio – spiega in conferenza stampa questa mattina l’assessora alla Pubblica istruzione, Paola Romano – siamo partiti con una fase di studio dei dati e delle problematiche registrate sul territorio comunale con l’obiettivo di rendere il servizio più efficiente e ridurre al minimo gli sprechi. Dai controlli effettuati sugli anni passati è risultato infatti che oltre il 20% degli iscritti autodichiaravano il falso per poter accedere gratuitamente al servizio e che molti degli autobus attivati in base alle iscrizioni viaggiavano semivuoti, comportando costi di fatto inutili a carico dell’amministrazione”.

“Le nuove regole introdotte (la certificazione ISEE dei richiedenti, i nuovi bacini di utenza, la ridefinizione dei criteri territoriali e la nuova tempistica per l’accesso al servizio) ci hanno consentito di contrastare alcuni comportamenti illegittimi e di organizzare il servizio sulla base delle reali esigenze degli utenti che ne usufruiscono – continua – per noi è un grande risultato essere riusciti a far partire il trasporto scolastico il primo giorno di scuola garantendo così un servizio alle famiglie”.

Ad oggi risultano iscritti al trasporto scolastico per l’a.s. 2015/16 3.180 utenti. Sulla base dei nuovi criteri di formulazione dei bacini di utenza sarà attivato il 12% in meno delle corse rispetto allo scorso anno.

“La razionalizzazione delle corse ci permetterà di risparmiare circa 200.000 euro – chiude l’assessore – somme che saranno reinvestite nel servizio di trasporto scolastico e nel servizio di assistenza specialistica ai bambini con disabilità che frequentano le scuole baresi. Inoltre stiamo recuperando altri fondi attraverso l’individuazione dei morosi e degli evasori del servizio degli scorsi anni. Gli uffici stanno procedendo all’invio dei solleciti e ci auguriamo che, così come sta accadendo per gli altri servizi a domanda individuale, anche per il trasporto pubblico tanti genitori si mettano in regola”.