Pubblichiamo la risposta del dottor Nicola Gaballo, Segretario Provinciale FIMMG ES Bari, al sindaco di Alberobello, Michele Longo, dopo le dichiarazioni del primo cittadino in merito alla presunta mancanza di personale medico qualificato nel Punto di Primo Intervento del suo paese. A noi, personalmente, fa piacere essere citati quale fonte principale della notizia. Precisiamo, però, che il sindaco Longo non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione di persona al Quotidiano Italiano. Le sue parole sono state riportate da altri innumerevoli giornali pugliesi. Sottolineato questo dato, ecco il comunicato in risposta a quanto detto dal primo cittadino di Alberobello.

In data 2 Settembre u.s. è stato pubblicato sul Quotidiano Italiano di Bari, il quale Direttore legge la presente per opportuna conoscenza, un articolo dal titolo:” Il Sindaco Longo sul PPIT, manca personale medico qualificato”.

L’Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale prevede che, per poter esercitare la professione Medica nel Settore dell’Emergenza Territoriale del quale fanno parte i punti Fissi di Primo Intervento Territoriale (PPIT), sia indispensabile aver frequentato sia il Corso Triennale di Formazione Specifica in Medicina  Generale che il Corso Specifico di Idoneita’ all’attività di Medico d’Emergenza  Territoriale .

La scrivente O.S, maggiormente rappresentativa della categoria, è da sempre impegnata sia livello Aziendale che Regionale nel richiedere la puntuale applicazione del prefato Contratto, non permettendo deroghe,  pretendendo pertanto l’assunzione esclusivamente di personale Medico titolato e qualificato che garantisca alla popolazione la miglior assistenza medica territoriale erogabile; dichiarare pubblicamente che “ sia necessario disporre di personale medico qualificato” mette in cattiva luce sia l’operato dei Medici che operano quotidianamente nel PPIT di Alberobello che quello dei  Medici dell’intero Settore Emergenza Territoriale, inculcando nella cittadinanza una diffidenza assolutamente ingiustificata!

Certo che si sia trattato di un mero lapsus linguae, in attesa di una pronta replica , si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti“.