Dal 21 settembre scorso, dopo due anni di stop, torna a funzionare l’elisuperficie dell’ospedale Miulli ad Acquaviva delle Fonti, due anni durante i quali si sarebbero potute salvare chissà quante vite. Grazie all’elisoccorso, infatti, medici e infermieri possono intervenire in regime di emergenza nei luoghi più disparati e trasportare rapidamente un politraumatizzato in ospedale, oppure trasferire i pazienti, con le loro criticità, da un ospedale all’altro.

Abbiamo incontrato Dino Losacco, presidente di Heliaime e gestore sia della elisuperficie di Acquaviva che di Barletta, con lui abbiamo fatto il punto sul servizio di elisoccorso nella nostra regione. In Puglia, purtroppo, non stiamo messi benissimo. A parte la Capitanata, infatti, dove il servizio è operativo agli Ospedali Riuniti di Foggia e gestito dalla società Alidaunia con mezzi leggeri, nel resto della Puglia intervengono in emergenza elicotteri militari o i Vigili del Fuoco, che possono atterrare esclusivamente su elisuperifici ospedaliere gestite e dichiarate per attività di elisoccorso diurna come quella di Barletta e del Miulli, contrariamente a quella del Policlinico di Bari, dove questi mezzi non possono poggiarsi perché troppo pesanti.