L’episodio dei due medici incatenati, Francesco Papappicco e Francesca Mangiatordi, è stat la goccia che ha fatto traboccare il vaso. il provvedimento disciplinare avviato nei confronti di due medici a detta di tutti degni di stima e rispetto, rei di aver danneggiato l’immagine dell’Asl, denunciandone i disservizi, ha suscitato l’indignazione di molti nel mondo politico, istituzionale e sindacale.

Di seguito pubblichiamo il comunicato emesso dalla FP CGIL, a firma del segretario di Bari, Antonio Ventrelli, con cui la sigla chiede che venga immediatamente avviato un tavolo di confronto che affronti e risolva le criticità d3el 118 una volta per tutte.

La scrivente O.S., ormai da lungo tempo, denuncia la situazione insostenibile in cui versa il S.E.S. 118 della Asl ba chiedendo di aprire un tavolo di confronto con la direzione strategica per affrontare e risolvere le numerose criticità del servizio (da ultima la richiesta del 6/06/2015). Tuttavia, inspiegabilmente, a tutt’oggi la Asl ba non ha inteso affrontare in maniera decisa la problematica, determinando un palese peggioramento del servizio ed un progressivo deterioramento del clima aziendale degli operatori (medici, infermieri ed autisti) costretti eroicamente a lavorare in condizioni di scarsa sicurezza anche per i pazienti.

Un segnale evidente, in tal senso, è quello che sta accadendo in questi ultimi giorni con la protesta di due medici del S.E.S. 118 (a cui va la nostra solidarietà) che si sono incatenati per attirare l’attenzione su queste problematiche.
Ora è arrivato il momento di dire basta! Non è più possibile accettare che gli operatori di un così importante servizio, come quello del 118, che giornalmente si occupa di salvare vite umane, continuino a lavorare con un parco ambulanze vergognoso che mette a rischio la sicurezza di lavoratori e pazienti del territorio. È storia di tutti i giorni, come ormai sanno tutti, che le ambulanze del S.E.S. 118 (che sono dei veri e propri catorci) si guastano lasciando in panne gli operatori ed a lcune volte i pazienti, con un aggravio di costi per la Asl Ba.Tutto questo è ancor più grave se si pensa al fatto che l’azienda ha acquistato ormai da tempo le auto-mediche ma non riesce a metterle in uso, rimandandone inspiegabilmente l’utilizzo da circa un anno.

A tutto questo, si aggiungono poi le inefficienze organizzative del coordinamento 118 che aggravano ancor più la situazione già di per sè precaria. Pertanto, è ora di aprire con urgenza un tavolo di confronto per affrontare e risolvere, una volta per tutte, le criticità del S.E.S. 118 al fine di garantire la doverosa sicurezza per operatori e cittadini del territorio.
Qualora anche questa ulteriore ed ultimativa denuncia rimarrà inevasa da parte dell’azienda, la FP CGIL si vedrebbe costretta ad indire lo stato di agitazione del personale e ad intraprendere una adeguata iniziativa di mobilitazione.