Bari, giovedì pomeriggio di fine luglio. Caldo, molto caldo. Decisamente troppo. I vicoli della città vecchia brulicano di vita e di bambini scalmanati che cercano un po’ di frescura fuori casa, sperando in venticello refrigerante. Urla, schiamazzi, giocano, si rincorrono…in mezzo alle blatte, quelle volanti per giunta, incubo di chi se le trova davanti. Lo sguardo di una mamma che assiste alla scena è atterrito, con un gesto fulmineo della mano afferra la maglietta di suo figlio e guardandolo dritto negli occhi gli dice severa: «Tu qui fuori non giochi più». E si rintana dentro casa portando il bimbo via con sé, sbattendosi la porta imprecando contro il sindaco e la giunta comunale.

Ora diciamolo, non tutti ne hanno paura, ma le blatte fanno schifo. Certo sono innocue, ma qualche vittima la fanno comunque. Chiedetelo a quel bambino, per esempio. Per colpa loro, non potrà più giocare con gli amichetti, almeno fino a quando non se ne andranno. E pensare che la disinfestazione in via Intendenza, a pochi passi dalla Prefettura teatro della scena che vi abbiamo raccontato e dove sono state scattate le foto, è stata fatta appena due settimane fa, il 15 e 16 luglio. In che modo non sappiamo, ma il punto è un’altro.

Quello che in genere è percepito come uno schifoso fastidio, in realtà presenta risvolti più ampi, a cominciare dalla vivibilità degli spazi comuni da parte dei cittadini. Con i baresi l’amministrazione ha stretto un patto, maggior senso civico in cambio di servizi migliori. Bariperbene lo hanno chiamato. Sul senso civico dei cittadini potremmo stare a discutere per ore, ma almeno che il Comune dia il buon esempio iniziando a fere le cose che gli competono come si deve. Per bene, appunto.