Assistere alla lenta morte di un autobus dell’Amtab è un evento tanto frequente quanto bizzarro, specie se capita esattamente davanti alla nostra redazione in via Papa Pio XII, la sede del Quotidiano Italiano. Nel corso dei mesi le segnalazioni sono state tantissime, ma mai c’eravamo trovati di fronte alla “morte in diretta”.

Sarà un segno del destino, ci dispiace che a farne le spese sia stata la vettura 7052, l’autobus numero 6, ma era solo questione di tempo prima che avvenisse davanti ai nostri occhi. Prima di esalare l’ultimo respiro, l’autobus aveva già dato alcuni segni di cedimento, svenendo a più riprese nel giro di tre ore circa. E vai quindi con il “massaggio cardiaco” o, per intenderci, il reset della batteria. Il compito di salvare la vita al mezzo è spettato all’autista, che ha staccato la batteria nella speranza di riuscire a mettere in moto l’autobus e portarlo in officina. Peccato che se durante questa manovra qualcosa dovesse andare storto, sarebbe l’autista stesso il primo responsabile di eventuali danni al mezzo.

Intanto una decina di passeggeri sono rimasti a terra. Quasi fosse un evento normale, non hanno protestato, si sono allontanati a testa bassa alla ricerca di un modo per tornare a casa. Chissà che non si tratti di un altro presunto autobus “sabotato”; in qualsiasi caso stiamo tranquilli, il Comune di Bari è presente e in meno di due settimane arriverà l’annunciato palliativo, 12 autobus nuovi.