Era nato nel marzo del 1951. Si è spento il 25 luglio del 2015 dopo aver a lungo lottato contro un ictus. Giornalista, polemista, appassionato di risorgimento italiano a cui rifaceva senz’altro il suo sentire liberale. I suoi funerali si svolgeranno il 27 luglio alle 17, presso la Chiesa Madre di Castellana Grotte, la città in cui era nato. Alla famiglia, le commosse condoglianze della redazione de Il Quotidiano Italiano, e un ricordo di Emilio Toma.

Tommaso Francavilla iniziò da subito il proprio impegno politico nella sua Castellana Grotte (allora di strettissima osservanza democristiana) di cui divenne nel 1975 a soli 24 anni Consigliere Comunale in rappresentanza del Partito Liberale Italiano da lui ricostituito e poi Vice Sindaco, avendo portato il gruppo liberale a ben tre consiglieri.
Divenne subito leader carismatico della Gioventù Liberale partecipando già nel 1972 al congresso nazionale di Taranto e contendendo, da posizioni vicine a quelle di Malagodi e Bignardi dei quali fu grande estimatore, nel congresso di Rimini del 1976, la segreteria nazionale ad Antonio Patuelli, oggi presidente di Abi, più in linea con la nuova leadership del partito rappresentata da Valerio Zanone e Renato Altissimo.

Fu poi componente il Consiglio nazionale e la Direzione Nazionale del Partito per la componente di Raffaele Costa. Uomo di elette virtù umane, di spessore politico e culturale straordinario,cultore e storico di un Risorgimento disconosciuto da una cultura a volte negletta e pavida, spesso faziosa, fu fautore di un liberalismo popolare e intransigente per nulla incline a compromissioni o cedimenti.

Resse la segreteria provinciale del Partito negli anni più fecondi del liberalismo pugliese. Non ebbe, tra le virtù del politico, la buona sorte non conseguendo l’elezione in parlamento nel 1983 per pochi voti e poi nel 1994 allorquando un’ingiusta, come poi dimostrarono gli accadimenti, persecuzione giudiziaria gli precluse la candidatura nelle file del centrodestra che certamente lo avrebbe visto vincitore.
Da allora è stato una del penne più lucide e libere del centrodestra.

Rimane in tutti coloro che lo hanno conosciuto e che lo amano la gioia per aver potuto ricevere i suoi insegnamenti e per esser prima cresciuti e poi maturati con la sua guida ed il suo riferimento.