Quella che vi raccontiamo ora non è una berzelletta, piuttosto una leggenda metropolitana con una buona dose di realtà. Secondo alcuni bene informati, pare che ieri sera l’ingegnere addetto all’Area Movimento dell’Amtab, Antonio Curcio, abbia dovuto aspettare per un’ora e mezza l’autobus. La linea in questione era il numero sei. Pare, sempre secondo notizie arrivate dagli uffici in via De Blasio, che circolassero solo tre autobus su sei nel terzo turno.
Non essendo un comune mortale, però, l’ingegnere – lo stesso che ha chiesto agli autisti di spiegare entro cinque giorni perché si sono rifiutati di guidare mezzi senza l’aria condizionata – avrebbe arroventato la linea telefonica, chiamando ripetutamente in azienda per chiedere cosa stesse succedendo, perché l’autobus non passasse. Come se non bastasse, si narra che anche l’addetto ai corsi si sia precipitato al capolinea di piazza Moro, in stazione, per chiedere spiegazioni sull’accaduto.
Intanto la navetta E circolava a singhiozzo ed essendo l’autobus grande (la maledetta vettura 8105), non poteva circolare sul percorso previsto. Da piazza Giulio Cesare faceva inversione e tornava in stazione, senza percorrere via Orazio Falcco, la strada in cui l’ingegnere accaldato sarebbe stato in attesa. Pare che la storia sia finita intorno alle 20.30, l’ora in cui l’ingegner Curcio sarebbe riuscito a prendere l’autobus numero 20.