In questi mesi, anche grazie alle vostre segnalazioni, abbiamo cercato di aggiornarvi costantemente sui rottami arancioni e da qualche tempo anche verdi che si scassano in servizio. Un modo per tentare di attirare l’attenzione dell’amministrazione comunale, dei vertici della trascurata azienda municipalizzata, della Prefettura e degli ormai esausti passeggeri. Siamo all’emergenza e quando l’autobus s’è incendiato il cielo s’è aperto. Alemeno così era sembrato. Dopo gli annunci e la solita giocata al dire, fare e baciare, nessuna presa di posizione netta. Ci sarà la manutenzione, arriveranno gli autobus nuovi, in futuro coi fondi regionali ne compreremo altri. Più volte abbiamo parlato di piccoli e grandi incidenti o avarie, così strani da sembrare una barzelletta.

Ciò che è successo questa mattina alle 4.25, però, li batte tutti. Siamo alle Piscine comunali. L’autobus detto “spola”,  in questo caso la vettura 7035, quello che raccoglie gli autisti che devono iniziare il turno di lavoro, o al contrario che li riporta a casa a fine servizio, s’è fermato. Dopo mezzora era ancora fermo a causa di una grossa perdita di gasolio. Erano tutti autisti che dovevano andare al deposito per prendere la vettura assegnata loro. Dopo circa mezzora è arrivato un autobus sostitutivo. Ovviamente il ritardo ha generato ritardi a catena sulle corse di inizio turno. A Bari succede. Non è una barzelletta.