Bari per bene non passa da via Nicolai, al quartiere Libertà. Dopo le prime segnalazioni di cassonetti stracolmi, televisori buttati sul marciapiede assieme a materassi e armadi, abbiamo aspettato prima di denunciare una situazione di degrado assoluto, nella speranza che si trattasse solo di un caso isolato. Evidentemente, così non è.

Ci sono arrivate altre foto che ritraggono la strada incriminata, ad angolo con via Ettore Fieramosca, scattate per diversi giorni consecutivi. Mattina, pomeriggio e sera, non cambia nulla. Quattro cassonetti dell’immondizia sono sempre stracolmi e nell’arco delle 24 ore i soliti, tanti incivili, usano il marciapiede adiacente come una discarica a cielo aperto. Sembra quasi un mercatino dell’usato senza criterio.

Tra attaccapanni, stendini, poltrone e comodini, ci si potrebbe arredare una casa. Basta arrivare prima di quei balordi che ogni santo giorno, muniti di cacciavite, smontano tutti i pezzi di ferro per rivenderlo al mercato nero. La gente veramente per bene si lamenta, in zona ci sono attività commerciali e tantissimi famiglie che ogni giorno devono fare i conti con l’inciviltà radicata in molti baresi. Siamo sicuri che l’Amiu faccia il possibile per togliere quintali e quintali di pattume di ogni genere, nella speranza che questa lotta contro i mulini a vento possa finire al più presto.

Il quartiere Libertà non può essere considerato meno importante del Madonnalla, dove è iniziata la campagna di Bari per bene, o di Barivecchia, nota meta turistica. E per quanto buone siano le intenzioni dell’amministrazione comunale di educare i cittadini, il discorso può sensibilizzare alcuni, mentre per altri calza ancora a pennello il detto: “A lavare la testa all’asino si perde tempo, acqua e sapone”.