Approvato il bilancio aziendale dell’Amiu, il presidente Gianfranco Grandaliano ha così commentato il traguardo raggiunto.

“È un risultato importante, che premia il lavoro dell’azienda, che da tempo ormai ha intrapreso la strada della razionalizzazione delle spese, senza comunque intaccare i servizi, nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, a cominciare dalla chiusura di tante discariche, che ha comportato un sensibile aumento dei costi che però non ha finito per gravare sulle tasche dei cittadini. Un lavoro mirato e quotidiano, che ha permesso ad Amiu di acquisire solidità, di non diventare un fardello sulle spalle dei cittadini e di ergersi a realtà virtuosa e a punto di riferimento del settore in tutto il Mezzogiorno”.

“L’utile è di circa 2,7 milioni, di cui 1,3 distribuiti – spiega – e a disposizione dei Comuni di Bari e di Foggia, che potranno utilizzarli a favore dei cittadini. E’ la fotografia di un bilancio solido, in grado di assicurare la corretta attuazione del piano di rilancio, che prevede il potenziamento del servizio partendo da quello di raccolta e dall’introduzione, sebbene graduale, del “porta a porta” nella città di Bari, dai piani di disinfestazione – che quest’anno è scattato con netto anticipo rispetto al passato fornendo risposte positive – di diserbamento e di lavaggio delle strade. Senza dimenticare investimenti importanti che agevoleranno la chiusura del ciclo dei rifiuti, come quello per la realizzazione dell’impianto di trattamento della frazione organica da raccolta differenziata con produzione di biogas e compost di qualità, che dovrebbe andare a regime già il prossimo anno, riducendo ulteriormente l’impatto economico della raccolta dei rifiuti sui cittadini”.

Resta però il problema delle tasse che, stando alle parole dell’esperto commercialista Paolo Marra, potrebbero aumentare.