Viale Einaudi, ore 14:38. Un autobus dell’Amtab improvvisamente rallenta, sembra stanco e affaticato. Si spegne, definitivamente. Eppure gli avevano detto di stare attento, che non era più così giovane. Ma qualcuno deve aver forzato la mano, illudendolo che avrebbe potuto percorrere ancora tanti chilometri.

Qualcosa nel motore non è andato, l’autista e sceso dal mezzo e ha aperto il vano posto sul retro, ma non c’era più niente da fare. Per il povero autobus è stata l’ultima di tante corse. Questa volta il pullman ha voluto salutare il mondo senza mettere in pericolo la vita di alcun passeggero. A differenza del 12/ che prima di lasciarci ha sfogato tutta la sua rabbia con un’autocombustione che solo per un caso non ha ucciso qualcuno, questa volta per gli utenti solo i soliti intoppi. I ritardi quotidiani.

Ma continuiamo a ribadire un concetto. Qualcuno si farà male davvero prima o poi. Alla fine, domani è un altro giorno.