Tre palle, il pastorale, un fiume di pellegrini ma anche un mare di polemiche. San Nicola quest’anno è stato più generoso del solito. Il santo di Myra ha portato con sé diversi interrogativi, molti relativi al corteo griffato Sergio Rubini ma tanti altri dettati da abitudini tutte baresi che senza indugi abbiamo segnalato sulle pagine del nostro giornale. Abbiamo parlato di miracolo mancato: pistole pronte a far fuoco, risse per marcare il territorio, borse sparite nel nulla, motorini a tutta birra tra la gente e persino furti in appartamento.

Il nostro pezzo ha richiamato l’attenzione di chi la sagra di San Nicola l’ha vissuta dall’altra parte della barricata, dall’interno dell’ingranaggio, da dietro al bancone di una delle tante postazioni assegnate regolarmente dal Comune per animare la manifestazione con food e beverage. Volevo segnalarvi la presenza di un losco figuro che chiede il pizzo ai commercianti. Un tipo che decide chi spostare e chi lasciare nella postazione, il tutto sotto gli occhi dei vigili. Sto partecipando alla festa con un autonegozio, ne sto vedendo di tutti i colori, per fortuna ci siete voi che date risalto a queste cose.

Conosciamo la nostra fonte, la riteniamo del tutto attendibile e gli chiediamo di raccontare per filo e per segno quanto accaduto nella tre giorni più folle di Bari. Quello che ci descrive è uno scenario tutt’altro che festante, per nulla santo e nettamente oltre i confini della legge.

La mattina del primo giorno, giovedì, alle 7 del mattino la maggior parte dei commercianti si è posizionata nel posteggio regolarmente assegnato dal Comune. Altri, sfortuna loro, hanno fatto un po’ di ritardo. Minuti fatali. Perché di punto in bianco si sono trovati spodestati da un soggetto, un uomo di mezza età dall’accento marcatamente barese, che con fare intimidatorio ha costretto queste persone a cercarsi un’altra postazione. Nel migliore dei casi, a scambiare la propria con una più piccola per poter recuperare degli spazi da rivendere agli abusivi. Una sorta di subaffitto abusivo. Tipo che da due postazioni ne dovevano uscire altre due abusive. Il tutto sotto gli occhi delle forze dell’ordine che erano lì a controllare il regolare posizionamento dei commercianti.

Anche noi avevamo denunciato strani balli di abusivi suonati da vigili urbani probabilmente poco convincenti ma la denuncia della nostra fonte è decisamente più dettagliata. I vigili hanno prima fatto la voce grossa con gli abusivi ma qualcuno si sarà incazzato parecchio e come per magia nel pomeriggio sono ricomparsi ovunque. Venditori di braccialetti, di carne, di zucchero filato, di granite sparsi un po’ ovunque. Personalmente ho assistito ad un abusivo che mandava a quel paese un vigile che lo voleva cacciare. Capisco che i vigili non se la sentano di rischiare, le mazzate volano facilmente in questo ambito, però tutto ciò è assurdo. Ho sentito abusivi che minacciavano i vigili dicendo “se non mi fai lavorare mi metto a scippare le persone”, cose inconcepibili. In generale, l’ordinanza comunale crea una disparità di trattamento incredibile tra gli ambulanti legali e quelli illegali, tutta a favore di questi ultimi. Un controsenso assurdo.

Una situazione paradossale. Tuttavia quanto accaduto durante la sagra non sembra essere novità assoluta nel mondo degli ambulanti. A Bari la situazione degli ambulanti è di fatto un girone dantesco – ci assicura il nostro amico – oltre i venditori ambulanti dei mercati che hanno un regolare posteggio ci sono vecchi ambulanti che si inseriscono un po’ ovunque senza una regolare autorizzazione. Via Argiro e via Sparano sono zone interdette alla vendita ambulante ma a questa gente viene permesso. Io stesso ho visto nel periodo di Natale una creperia abusiva nel centro di piazza Ferrarese. Una cosa totalmente illegale dato che non si può ottenere una postazione per la vendita nemmeno se piangi in cinese. E i tre ruote delle granite? Posizionati anche in corso Cavour, ad angolo, non vengono minimamente toccati e se vengono toccati poi puntualmente ritornano. Noi ormai ci siamo tristemente abituati ma nel corso di questo San Nicola si è superato ogni limite. È  stato il trionfo di abusivi e venditori illegali. Ribadisco, tutto sotto gli occhi di vigili impauriti e di un’amministrazione che non sa come porre rimedio a certe situazioni. Ci sono leggi a livello nazionale che però a Bari vengono bypassate. Più andiamo avanti, più ci accorgiamo che probabilmente i cavalli, gli sbandieratori e i mangiafuoco del corteo storico non erano gli unici assenti ingiustificati della sagra. La cosa che più è mancata è sicuramente la legalità.