In quella che un tempo era la sede barese dell’agenzia di lavoro InJob, in via Devitofrancesco, oggi c’è la Job Italia, un’altra agenzia per il lavoro. Gli impiegati che troviamo in ufficio al momento della nostra incursione – mercoledì 29 aprile – non c’erano nel 2010, il periodo del concorso per guardabarriere delle Ferrovie Appullo Lucane.

La selezione fece discutere fin da subito a causa di un clamoroso disguido: la pubblicazione, per soli 16 minuti, di una classifica i cui punteggi non corrispondevano con quelli ufficiali resi noti subito dopo. Stiamo continuando a ricevere segnalazioni da candidati che si sono sentiti presi in giro. Uomini e donne, anche compagni con figli, precipitatai in pochi istanti dal posto fisso in un’azienda pubblica, allo sconforto di un’umiliante eliminazione.

Ciò che ancora non si riesce a capire è come mai la somma dei tre punteggi che compongono la Fase II della graduatoria ufficiale, non corrispondano al risultato finale. Per cercare di capirne di più su questa vicenda, che in tanti non hanno mai dimenticato, siamo andati da Job Italia (formalmente estranea alla faccenda), in via Devitofrancesco, per parlare con la responsabile dell’ufficio che, ai tempi della selezione dei guardabarriere per le Ferrovie Appulo Lucane, si occupò per la InJob del concorso.

L’accoglienza – seppure telefonica – non è stata delle migliori. Fortunatamente, però, qualche giorno fa eravano riusciti a sentire la responsabile al telefono. Nel video la reazione di mercoledì e i contenuti della chiamata in cui emergono elementi interessanti. La speranza è che Procura e Guardia di Finanza riescano a fare chiarezza sulla gestione delle Ferrovie Appulo Lucane.