“Sono passati 13 giorni dall’avvio dello sciopero della fame per farmi portavoce delle istanze delle migliaia di lavoratori, civili e militari, della CRI e per chiedere l’avvio della revisione del progetto di riordino in chiave di trasparenza ed efficienza, e comincio a risentirne fisicamente e psicologicamente ma non intendo fermarmi“. Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare.

“Ho perso 6 chili, sono in chetosi e il medico mi ha intimato di sospendere l’iniziativa – spiega Di Biagio – ma non intendo fermarmi almeno fino a quando non avrò dei riscontri dal Ministero della Salute che attendo in questi giorni. L’obiettivo prioritario è l’approdo al tavolo tecnico con una proposta condivisa e percorribile per il futuro della Croce Rossa e soltanto con una conferma di questa volontà potrei considerare di sospendere lo sciopero”.

Di Biagio conclude: “Questa iniziativa, che qualcuno ha definito “estrema”, ha evidenziato tutta la vicinanza, l’affetto e la partecipazione della parte sana e onorevole della Croce Rossa per la quale voglio continuare a lottare”.