«Quello dell’assenteismo è un problema che esiste da sempre, ma non è l’unico». A sottolineare la tendenza dell’amministrazione comunale e dell’Amtab a deviare l’attenzione sui disservizi provocati dai singoli autisti è Leonardo Laserra, responsabile della sicurezza dei lavoratori. La municipalizzata avrebbe emesso tredici provvedimenti disciplinari nei confronti di altrettanti dipendenti, e ha licenziato quattro autisti nell’ambito della caccia al fannullone o meglio, della caccia alle streghe. Perché lo scarso rendimento va punito, ma non è il responsabile assoluto dei mali dell’azienda.

«Gli autisti non stanno dietro la scrivania. Questa guerra contro i fannulloni ha messo in allarme molti dipendenti che pur di non rischiare il posto, seppur malati si imbottiscono di medicinali e si mettono alla guida degli autobus. Trasportano persone, hanno la responsabilità della vita degli utenti». Quindi, fatta salva la bontà dell’operazione messa in piedi da Antonio Decaro volta a scovare chi non vuole lavorare, c’è da dire che il Sindaco dovrebbe sapere (dato che è stato assessore alla Mobilità per molti anni) che l’Amtab ha altri problemi. Ad esempio c’è da salvaguardare la vita degli autisti e rinnovare il parco mezzi della municipalizzata.

Proprio i sindacati si stanno muovendo in questa direzione. Maria Teresa De Benedictis, segretario generale della Filt Cgil, fa sapere che è in programma la richiesta di un incontro, un tavolo tecnico proprio con il Sindaco di Bari, ma con il fine di migliorare il trasporto pubblico passando per la sicurezza degli autisti, spesso vittime di aggressioni. “Rendere i controllori dell’Amtab dei pubblici ufficiali – spiega il segretario generale – non ha cambiato nulla. Le aggressioni agli autisti continuano. Poi ci sono i tanti autobus rotti. A ottobre ne dovrebbero arrivare 12, nuovi di zecca. Ma fino ad allora che facciamo? Siamo d’accordo sul fatto che i furbi vanno punti ma il problema generale dell’azienda è ben più serio“.