Continua a mietere vittime l’epidemia dell’Amtab. A cadere sul campo di battaglia, oggi, due autobus con lo stesso numero, il 4. Il racconto arriva da chi ha vissuto in prima persona questa assurda vicenda. «Quando sono arrivata al capolinea provvisorio in corso Cavour, ho trovato un sacco di gente che si lamentava. L’autista del numero 4 aveva fatto scendere i passeggeri per un problema al motore». Obbligatoria quindi l’attesa di un altro mezzo che, così come comunicato dal numero verde della municipalizzata, sarebbe giunto a momenti.

«È arrivato anche prima del previsto – sottolinea la passeggera e quando sono salita un signore mi ha invitato ad aspettare prima di obliterare il biglietto. Ho obbedito ma dopo poco l’autobus si è mosso. Tre, forse quattro i passi che ho fatto per arrivare all’obliteratrice e timbrare il ticket e il mezzo dell’Amtab si è spento improvvisamente, defunto». Insomma anche il secondo numero 4 ha tirato le cuoia, è stato un infarto fulminante e i passeggeri, che man mano aumentavano, si sono ritrovati a dover aspettare un terzo pullman. Roba dell’altro mondo.

«Anche quest’ultimo è arrivato dopo pochi minuti. Ci ha portato sani e salvi a casa ma abbiamo viaggiato in condizioni disumane. Il veicolo era stracolmo di gente, tra l’altro arrabbiata, e l’autista è stato costretto a saltare diverse fermate perché non c’era spazio per nessuno».