Sulla questione della parentopoli alle Ferrovie Appulo Lucane abbiamo interpellato il segretario generale della Cgil Bari, Pino Gesmundo, per conoscere la posizione del sindacato, dopo le rivelazioni della nostra inchiesta che hanno portato alla luce alcuni presunti scambi di favori in cui sono rimasti coinvolti numerosi iscritti ed ex iscritti ai sindacati e alcuni vertici dell’azienda.

Il caso che più di ogni altro ci ha fatto riflettere è stato quello dell’ex sindacalista Pasquale Malatesta (FAISA CISAL). Alla vigilia di una riqualificazione interna in cui era coinvolta la figlia Annamaria, scrisse al capo del personale Aldo Corvino per dirgli che sarebbe dovuta andare in un certo modo se avesse voluto evitare che tornassero alla mente i ricordi dell’incidente avuto da Corvino a Milano con l’auto aziendale, rimasto insabbiato per anni.

Ormai non è più una questione delle singole sigle sindacali, ma la possibilità di fare chiarezza una volta per tutte su concorsi, avanzamenti di carriera, affidamenti di incarichi che hanno interessato decine di parenti, amici e compaesani.

Ringraziamo la CGIL per non essersi sottratta, annunciando che si provvederà ad effettuare le opportune verifiche. Siamo certi che anche tutti gli altri sindacati richiamati alle proprie responsabilità si faranno avanti nei prossimi giorni. Ne approfittiamo per chiedere scusa di alcune imprecisioni scritte finora. Nonostante tutto, però,  non cambiano di una virgola il nostro obiettivo: capire fino in fondo come funzionano certe dinamiche delle Ferrovie Apulo Lucane.