Ogni mattina un autista dell’Amtab si alza e non sa se potrà lavorare oppure no. Arrivato in azienda, scoprirà se avrà un mezzo da guidare o se dovrà rimanere in ufficio a braccia incrociate. Gli autobus non ci sono. Stando a quanto abbiamo saputo, sulla linea 1 circola una vettura anziché tre, anche sulla 9 ne cammina una sola, la linea 2 è indebolita, sulla 4 per Carbonara, linea caldissima del trasporto urbano, a quanto pare circolano solo due mezzi su quattro, sulla CPJ per Japigia ne circola una su due, sulla CMM, quella coperta con le vetture elettriche per intenderci, non ci sono più corse. Il 51, il 41, il 54 e il 33 sono ormai morte, non ci sono i mezzi per garantire il servizio, del 9 ne esce una sola rispetto alle due previste. Anche le linee del Park&Ride, fiore all’occhiello e vanto dell’amministrazione e del sindaco Antonio Decaro, sono in sofferenza.

Di tutto questo, sulle paline con gli orari delle corse, non c’è traccia, col risultato che gli utenti se la prendono con gli autisti, spesso aggrediti fisicamente.

Per un verso o per l’altro, dunque, l’Amtab continua a far parlare di sé. Negli ultimi mesi si è parlato di inchieste, da quella sull’ex presidente Tobia Binetti a quella sui dipendenti indagati per i permessi della legge 104 scaduti, si è parlato delle fermate pericolose e delle disposizioni sui giorni di malattia col nuovo accordo sindacale che ha spinto molti a lasciare i sindacati. Si è parlato dello promozioni messe in atto d’imperio dal direttore generale Lucibello e del suo bel contratto.

Quello di cui non si parla più da mesi, se non quando uno degli autobus in circolazione si ferma per avaria, sono le molte vetture ferme in azienda. Una quarantina circa a quanto pare, su un parco che dovrebbe garantire 123 mezzi in circolazione. A non saper fare i conti, un terzo delle corse salta regolarmente e una quarantina di autisti si ritrovano a dover ingannare il tempo non per colpa loro, con buona pace degli utenti che non ne sono neanche messi a conoscenza con due righe sul sito ufficiale della municipalizzata.