Terza protesta in un anno per i correntisti del Banco di Napoli truffati da Giacomo Mancazzo, ex direttore dell’istituto di credito, che simulando investimenti in BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) mai avvenuti avrebbe poi sperperato quel danaro nel gioco. Dopo quelle di marzo e agosto dello scorso anno, la manifestazione di oggi. Aspettando l’udienza del prossimo 15 maggio.

Gli illeciti di Mancazzo risalgono al 2011, quando era responsabile della filiale di Cassano Murge. Il Banco di Napoli, scoperte le sue attività, provvide prima alla sospensione e poi al licenziamento. Iniziata la procedura legale, la banca si dichiara estranea ai fatti ma allo stesso tempo propone ai truffati un rimborso del 25% del danaro andato in fumo.

Il picchetto di protesta non ci sta e chiede ancora una volta alla banca di prendersi la totale responsabilità di un disastro economico che ha travolto molte famiglie. Le persone truffate dal Mancazzo infatti sono più di trenta. La somma che l’ex dirigente avrebbe fatto sparire invece sarebbe prossima ai tre milioni di euro.