Lo scandalo che sta travolgendo la Croce Rossa Italiana, oltre che il comitato barese, in questi giorni si arricchisce di un nuovo inquietante capitolo. A differenza della superficiale smentita diffusa dall’ente, e come dimostrato dalle inoppugnabili carte che abbiamo pubblicato, anche un medico dei sei in servizio all’aeroporto di Bari (quattro dei quali senza regolare contratto e alcuni in attesa di stipendi arretrati) ci ha confermato che nessun rifiuto ospedaliero pericoloso (garze usate, siringhe sporche di sangue, lenzuola monouso) è stato trasferito dall’autoparco al presidio in aeroporto per lo smaltimento. In pratica, questo significa che dall’autoparco i rifiuti vengono gettati nell’immondizia e non smaltiti opportunamente come prevede la Legge. In attesa che la Croce Rossa produca i registri che attestino il regolare smaltimento dei rifiuti e la sanificazione delle ambulanze, prosegue l’inchiesta dei Nas. Anche noi, come la Croce Rossa, siamo fiduciosi nel lavoro dei Carabinieri.