Conferenza di servizio questa mattina a Cellamare. Convocati al tavolo i rappresentanti di Arpa, Regione Puglia e Comune, tutti riuniti per discutere di un controverso impianto di compostaggio che dovrebbe essere realizzato nel territorio del piccolo paese, raccogliendo i rifiuti dei 21 comuni circostanti.

Sull’impianto, previsto a soli 900 metri dal centro abitato contro i 2 chilometri e mezzo della normativa, si è scatenata la bagarre, sia dentro sia fuori dalle aule consiliari e di giunta. Fuori, il Comitato Cittadino si oppone e lamenta un mancato coinvolgimento nel processo decisionale. Dentro, anche alcuni assessori e consiglieri di maggioranza hanno delle perplessità, tanto che il sindaco Michele De Santis ha ritirato le deleghe domenica sera, il giorno prima della conferenza di servizio.

Durante la conferenza di servizio si è discusso dell’ubicazione dell’impianto e delle sue caratteristiche tecniche, Contrariamente a quanto affermato ai nostri microfoni dal sindaco De Santis, il progetto prevede anche la produzione di energia dalla combustione di biogas.

Dal tavolo non è emersa ancora alcuna decisione, l’Arpa ha infatti ritenuto di non potersi esprimere, valutando incompleta la documentazione presentata. Dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente sono inoltre stati chiesti chiarimenti sull’iter autorizzativo preliminare.

La Regione, dal canto suo, nel dare parere favorevole ha chiesto il monitoraggio dell’impatto odorigeno che l’impianto produrrebbe. Nel parere dell’Ente, però, non c’è traccia della presenza dei siti sensibili in zona (asili e scuole) a distanza inferiore ai 2 chilometri e mezzo previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti. Questo potrebbe essere un carattere escludente che non permetterebbe la realizzazione del centro di compostaggio.