A seguito della riunione del Comitato dell’emergenza abitativa, svoltasi ieri a Palazzo di Città, si è proceduto all’assegnazione di sei alloggi recuperati al termine della ricognizione effettuata dalla ripartizione Patrimonio sui beni confiscati alla mafia. Questa attività ha reso immediatamente disponibili quattro alloggi ubicati nella città vecchia e due ulteriori alloggi ricavati da un locale in precedenza assegnato ad associazioni che attualmente non svolgono alcuna attività all’interno.

“Tutti gli alloggi prima di essere consegnati – spiega l’assessore e vicesindaco Brandi, che guida il comitato – nei prossimi giorni saranno oggetto di piccoli interventi di manutenzione in modo da assicurarne adeguate condizioni di vivibilità. È stato inoltre reso disponibile un locale nel quartiere Libertà, precedentemente assegnato ad una associazione che oggi non lo utilizza più, in favore di due nuclei familiari composti da soli adulti, perché da una prima analisi non abbiamo ritenuto la struttura adatta ad ospitare bambini. L’assegnazione si è ritenuta indispensabile vista la grave situazione emergenziale dovuta ad una serie di sfratti esecutivi in corso”.

Durante l’incontro del Comitato è stato anche affrontato il tema del rifiuto dell’assegnazione di alloggi da parte di cittadini in condizioni di emergenza. “D’ora in avanti – continua Brandi – il rifiuto sarà considerato alla stregua della mancanza dei requisiti necessari all’assegnazione in regime di emergenza. Non è possibile, in una situazione di gravità e di bisogno come quella che stiamo affrontando oggi, tollerare rifiuti o tenere conto, ad esempio, di preferenze specifiche in merito alla zona di futura residenza o alle caratteristiche interne dell’alloggio. L’urgenza di dare un tetto a chi ne ha davvero bisogno è per noi l’obiettivo prioritario. Purtroppo, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a mettere a disposizione abitazioni confortevoli secondo i canoni classici, e sulla base di questo chiediamo ai cittadini di apprezzare l’impegno e di avere un atteggiamento collaborativo. Nei prossimi giorni mi recherò al Ministero delle Infrastrutture per chiedere la disponibilità dei fondi stanziati, con il DM del 30.01.2015, a favore del recupero dei beni confiscati alla mafia. Abbiamo messo l’emergenza abitativa in cima alla lista delle priorità di tutta l’amministrazione, e su più fronti stiamo incrociando progetti e risorse. Per questo siamo convinti di non poter più perdere tempo nell’assecondare richieste che la situazione emergenziale non ci permette di tenere in considerazione”.