«Si fa presto ad accusarci di troppe assenze per malattia, andiamo a vedere prima il perché! Un dipendente si è fratturato tibia e perone per un incidente col motore ed è mancato 170 giorni, un altro, sempre per un incidente col motore, si è distrutto il ginocchio e ha avuto un centinaio di giorni di malattia, un altro ancora si è tagliato un tendine col taglierino e sono altri 100 giorni, io stesso sono mancato 20 giorni perché mi sono bucato un dito col trapano. Si fa presto a fare i conti».

Leonardo Laserra responsabile della sicurezza in Amtab non ci sta e respinge fermamente al mittente le accuse piovute dal cielo sull’aumento esponenziale dei giorni di assenza, passati dai 400 circa del 2013 ai 1000 dell’anno scorso solo per controllori ad esempio: «Supponiamo una decina di assenze per malattia a testa in un anno, che non sono certo tante, su 20 persone sono già 200 giorni. In tutte le aziende la gente si fa male, mica solo all’Amtab».

La sensazione del personale all’interno della municipalizzata è che qualcuno stia cercando di addossare a loro la situazione disastrosa in cui versa l’azienda: «Ci hanno dato la qualifica di Pubblico Ufficiale come se servisse a risolvere la situazione, provate voi però ad andare sugli autobus in periferia, quando sono strapieni e vediamo se si può fare meglio di quanto facciamo noi. Siamo diventati un bersaglio facile, sembra che la colpa sia tutta nostra. L’Amtab sa perfettamente quali sono i rischi che corrono i lavoratori – continua Laserra – abbiamo più volte discusso con i vertici aziendali per eliminarli ed esistono documenti firmati che lo dimostrano, eppure non è stato fatto quasi niente. Il decreto Legge 81 del 2008 sulla sicurezza sul lavoro viene ripetutamente ignorato».