Radionorba cambia musica e fa semre peggio. Il verdetto arriva dai dati freschissimi, usciti ieri, dell’indagine radiomonitor di Eurisko. Crollano i dati dell’ascolto medio giornaliero, ma soprattutto la radio della famiglia Montrone perde il primato in Puglia. Una debacle. Due anni fa Marco Montrone, il presidente dell’ex radio più amata del Sud, sbandierava i 766mila ascoltatori nel giorno medio. In 24 mesi di scelte scellerate, incomprensibili alla maggior parte degli addetti ai lavori, si sono persi 110mila ascoltarori.

Sapendo quanto sia importante per il gruppo conversanese il primato territoriale, siamo certi che il dato più disastroso per Montrone & C. sia proprio la perdita del dominio in Puglia. Adesso la radio più ascoltata nel tacco dell’italico stivale è RTL 102.5. Una radio milanese, neh! In più occasioni il presidente Montrone jr. ha dichiarato che la sua regione non sarebbe mai stata terra di conquista. E invece i milanesi sono venuti a impossessarsi dell’agro di Conversano.

A fargli lo sgambetto, paradosso dei paradossi, è stata proprio RTL.102.5, l’emittente dalla quale scopiazza a mani basse il direttore artistico Alan Palmieri (ex RTL 1O2.5). Evidentemente il livellamento verso il basso dell’offerta musicale e della programmazione (marchette, speaker senza esperienza e sottopagati illusi dal finto mito di Radionorba), hanno avuto l’effetto di una deflagrazione. L’ennesima conferma di quanto gli ascoltatori pugliesi non ingoino più qualunque cosa, spesso stantìa, propinino i mediocri chef di Conversano.

L’ultimo baluardo di Radionorba, ma solo in termini percentuali, resta la Basilicata, seppure in termini di ascolto reale valga meno del 7% del totale (circa 96mila ascoltatori). Per avere un’idea di quale sia il valore di Radionorba basta paragonare i dati della prima e seconda radio più ascoltate d’Italia. RTL 102.5 fa 6,7 milioni di ascoltatori, mentre Radio Italia ne fa 4,7 milioni. Un altro segno evidente del carattere “locale” di Radionorba (con 656mila ascoltatori). Una radio che proprio non riesce a farsi amare molto più lontano della propria antenna e tutto ciò nonostante gli investimenti nella tanto pubblicizzata radiovisione e nei canali Sky e DGTV (solo in quelli, perché attrezzature e tecnici sono sempre presi in “comodato d’uso gratuito” da Tele Norba).

Le brutte notizie, però, non arrivano mai da sole. Ancora peggio, infatti, andrebbero gli ascolti nel weekend e nel quarto d’ora medio, ma di questo si aspetta conferma dai dati ufficiali.