«La minoranza aveva presentato numerose denunce, in qualche modo l’arresto di Povia era nell’aria, seppure non per questi fatti». A commentare quanto accaduto a Gioia del Colle è Leonardo Tuccillo, imprenditore gioiese attivo nel settore del nuoto sportivo, che col sindaco rimasto coinvolto insieme ad altre otto persone nel blitz della Guardia di Finanza del 5 febbraio ha un conto aperto.

Tuccillo è il legale rappresentante della Promosport, società che ha realizzato in project financing la piscina del Comune in base a una convenzione stipulata con l’amministrazione nel 2006. I 330mila euro spesi in più rispetto a quanto finanziato dal muto acceso con l’istituto di Credito Sportivo, di cui il Comune si fa garante con una fideiussione, hanno portato la Promosport a essere morosa rispetto alle rate. Da qui la decisione della giunta Povia di revocare la convenzione trentennale e prendere possesso d’imperio, a settembre 2012, degli impianti sportivi, accollando i 185mila euro di rata annuale del mutuo al Comune e affidando la struttura in gestione con un bando di gara a base d’asta di 25mila euro.

Tutta la vicenda è oggetto di ricorso al Tar della Puglia oltre che di denuncia alla Procura Generale della Corte di Conti, alla Procura della Repubblica di Trani e al Ministero dell’Economia. Nel frattempo i 28 dipendenti della società sono rimasti senza lavoro mentre l’attività imprenditoriale della Promosport è cessata.

L’arresto di Sergio Povia, politico di lungo corso storicamente schierato col centrosinistra seppur con un rapporto spesso conflittuale, è entrato prepotentemente nella campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. La candidata per il Movimento 5Stelle, Antonella Laricchia, ha infatti rispolverato il sostegno di Michele Emiliano a Povia alle regionali del 2010, sostegno che per altro non portò fortuna al sindaco di Gioia.