Non è una lingua diversa, non sono cibi diversi. È la stessa identica colazione, in tutta Italia. Ma il vero problema di un barese emigrato al Nord, a volte, può essere la comunicazione, già di per sé difficoltosa di prima mattina.

Ecco per voi il secondo appuntamento con la rubrica aperiodica curata dal nostro amico Stefano Mastrolitti, speaker di Radio 101, “espatriato” per lavoro in terra lombarda, che ci mostra come “indottrinare” un barista di Milano affinché possa capire al volo la richiesta di una semplice colazione.

Espressino, cornetto e bicchiere d’acqua; quest’ultima, liscia o frizzante che sia, “deve” essere gratis. Pagare un solo centesimo in più è visto quasi come un affronto. Tutti i baresi lo sanno. Ma non i milanesi, appunto, per i quali l’espressino è il marocchino e il cornetto diventa briochina. Quali siano i termini esatti è presto detto, quelli baresi. Perché? Perché lo diciamo noi.

Stefano ha così scelto un bar-panificio di Milano, gestito da una famiglia egiziana che dà lavoro a ben quindici stranieri. E quale soggetto è più indicato di un barista egiziano, già sensibile alle esigenze dei migranti? Un esperimento totalmente riuscito quello di Mastrolitti, non tanto per aver convinto il suo amico “straniero” a tradurre i termini del Nord in quelli del Sud, quanto per averlo convinto a farsi servire un bicchiere d’acqua senza pagare.