Alla luce dei recenti avvenimenti che stanno coinvolgendo la Croce Rossa e dopo il blitz dei Nas nell’autoparco, il comitato centrale dell’associazione dirama la comunicazione che pubblichiamo di seguito. Sempre a proposito di quello che si sta rivelando essere un vero e proprio affaire Croce Rossa, nei prossimi giorni, su bari.ilquotidianoitaliano.it, pubblicheremo altri documenti in nostro possesso.

Dopo l’ennesimo articolo uscito in merito all’ispezione dei Nas nell’autoparco della Croce Rossa di Bari ci troviamo costretti a chiarire alcuni punti per evitare strumentalizzazioni e una ben più grave disinformazione che rischia di ledere l’immagine di tutta la Croce Rossa Italiana. Innanzitutto ci preme sottolineare come sia stato dato massimo supporto ai Nas durante la loro ispezione nell’autoparco affinché potessero acquisire tutti i documenti necessari a chiarire ogni situazione. Chiariamo che il Comitato della Croce Rossa di Bari non fa servizio 118, ma solo trasporto. Un elemento importante per capire fin da subito che non abbiamo, né produciamo rifiuti ospedalieri così come erroneamente sottolineato da alcuni organi di stampa negli ultimi giorni.
Qualora ce ne fossero, questi vengono lasciati alla postazione del Pronto Soccorso dell’aeroporto di Bari dove invece svolgiamo regolare servizio. Per quanto riguarda le ambulanze parcheggiate nell’autoparco ispezionato, vogliamo evidenziare che esse sono attualmente tutte in fermo tecnico. Elemento riscontrabile banalmente già dai fogli di marcia, ora in possesso dei Nas, che dimostrano come questi mezzi non siano attivi da qualche tempo, ma siano piuttosto in attesa di essere rottamati. Ecco perché le notizie riguardanti i mezzi sporchi e non igienizzati siano non solo prive di fondamento alcuno (anche i Nas lo hanno riscontrato) ma oltretutto poco importanti al fine della cura e della tutela della persona visto che, come detto sopra, questi mezzi non vengono utilizzati. Tra le anomalie riscontrate nell’ispezione c’è la struttura in muratura dell’autoparco che necessiterebbe di alcune ristrutturazioni straordinarie di competenza eventualmente del Comune di Bari, proprietario dell’immobile ora in comodato d’uso gratuito alla CRI. Con serenità dunque aspettiamo l’informativa dei Nas confidando in un esito giusto, che sappia riportare verità in una vicenda tesa a ledere ingiustificatamente l’immagine della nostra Associazione